Nardo (Adiconsum): «Pensionati e dipendenti i più penalizzati»

Le tasse aumentano e i consumatori puntano il dito contro l’evasione. «Ancora una volta chi rischia di pagare di più sono i dipendenti ed i pensionati» dichiara Roberto Nardo, segretario provinciale...

Le tasse aumentano e i consumatori puntano il dito contro l’evasione. «Ancora una volta chi rischia di pagare di più sono i dipendenti ed i pensionati» dichiara Roberto Nardo, segretario provinciale di Adiconsum Padova «la ritenuta alla fonte è una garanzia sicura per chi decide l’imposizione, mentre chi evade ottiene i maggiori vantaggi». E se le addizionali Irpef, quella comunale come quella regionale, colpiscono, secondo Adiconsum, di fatto in misura maggiore i contribuenti a reddito fisso, sono le tasse sulla casa a tenere svegli i padovani. L’introduzione della Tasi infatti rischia di colpire pesantemente le famiglie già gravate da una tassazione tra le più alte d’Europa. Per una abitazione principale con rendita catastale di 700 euro, calcola uno studio di Cna Padova, una famiglia con un figlio potrebbe arrivare a pagare fino a 388 euro di Tasi, se l’aliquota complessiva raggiungesse la soglia massima del 3,3 per mille prevista per legge ma non auspicata dal Comune. «Anche questa è una nota dolente che si somma ad una situazione drammatica per la cittadinanza» continua Nardo «l’aumento continuo della pressione fiscale, sia diretta che indiretta produce di fatto un circolo vizioso che riduce la capacità di spesa dei cittadini e depaupera l’economia del territorio». E tuttavia per i consumatori le tasse più odiose sono quelle indirette. «Un conto è pagare, magari anche una cifra consistente ma almeno in parte proporzionale al reddito per avere dei servizi tangibili, come nel caso dell’addizionale Irpef a Padova» conclude il segretario Adiconsum «un conto è invece l’imposizione indiretta che colpisce duro i redditi più bassi».

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