Nasce il nuovo distretto di polizia locale

ALBIGNASEGO. Nascerà il distretto di polizia locale PD3A, come previsto dalla normativa regionale. Mentre altri distretti stentano ad organizzarsi, il PD3A vedrà invece la luce, con l’annessione dei Comuni di Albignasego, Casalserugo, Legnaro, Maserà, Polverara e Ponte San Nicolò a formare un unico grande distretto di polizia locale in forma convenzionata tra loro. Rispetto alla zonizzazione delimitata dalla Regione Veneto, resta fuori solo Saonara, che non ha ancora aderito. Ma essendoci la maggioranza dei Comuni e del numero di abitanti, la nuova realtà potrà partire ugualmente. Il primo passo sarà l’approvazione della relativa delibera nei diversi Consigli comunali, seguita dall’invio dell’adesione alla Regione da parte dell’Unione Pratiarcati (ente capofila pro tempore del distretto). Dopodiché si potranno gestire i servizi di polizia locale in maniera unica, creare progetti di sicurezza comuni e ottenere contributi economici, ridimensionando nel contempo le spese di gestione.
Unendo gli agenti, si potranno creare pattuglie più numerose che controllino un territorio più ampio, sì, ma anche per un numero maggiore di ore. I sindaci hanno stabilito di comune accordo che la forma associativa per la realizzazione del distretto sarà quella della convenzione e l’ente capofila pro-tempore sarà l’Unione Pratiarcati, attraverso il comandante Gianni Lorenzini. L’Unione (che gestisce la polizia locale di Albignasego e Casalserugo e in convenzione anche Maserà e Legnaro) terrà anche i rapporti fra il distretto e la Regione ed entro il 31 dicembre formalizzerà l’adesione al Piano di zonizzazione. La suddivisione definita dalla Regione nel 2008 prevedeva l’inserimento nel distretto PD3A anche dei Comuni di Cartura e Due Carrare, ma poi, nel 2011, alla luce delle richieste di modifica degli ambiti distrettuali presentate da vari Comuni (per vicinanza, caratteristiche del territorio, contiguità), la Regione ha risuddiviso le zone tenendo in considerazione le concrete esigenze degli enti locali.
Cristina Salvato
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