Nasconde la droga nell'orsetto di peluche: coppia di spacciatori arrestata

PADOVA. Cocaina ed eroina nascoste nell'orsetto di peluche, ma non così bane da sfuggire al controllo della squadra mobile della Questura che ha così arrestato Christopher Nwaokenye, nigeriano di 38 anni e Hillary Sunday, connazionale di 31, entrambi residenti a Siena ma di fatto dimoranti da alcuni mesi a Padova.
Sulla base di alcune informazioni sull’esistenza in via Salgari di un appartamento occupato da nigeriani dediti allo spaccio, i poliziotti hanno tenuto sotto controllo.
La sera di martedì 3 novembre, durante l’ennesimo appostamento, hanno visto sopraggiungere in bici i due giovani nigeriani. Controllati, i due hanno detto di risiedere a Siena, ma con loro avevano due mazzi di chiavi di cui dichiaravano di non conoscere l’origine.
Provando alcune delle chiavi, i poliziotti sono, però, riusciti a individuare le relative serrature, corrispondenti alla porta di accesso a un appartamento di via Salgari, posto al 1° piano, e a una delle porte delle stanze poste al suo interno. Qui, hanno scoperto, era ospite da alcuni mesi Sunday. Nella stanza c'erano effetti personali e indumenti di entrambi.
Nel corso del controllo, i poliziotti hanno rinvenuto, occultato all’interno di un peluche a forma di orsetto poggiato sul letto matrimoniale presente all’interno della stanza da letto, degli involucri contenenti eroina e cocaina per quasi circa 150 grammi, e un bilancino di precisione. Sempre sul letto, c'era una scatola recante il marchio di una gioielleria di Padova con all’interno tre anelli presumibilmente d’oro, nonché un rotolo in nylon utilizzato per confezionare la droga.
Con un’ulteriore chiave i poliziotti hanno aperto la serratura delle ante di un armadio della camera da letto, dove era riposto uno zainetto contenente un portafogli e la somma di euro 2.700 suddivisa in banconote di vario taglio. I due giovani avevano con sè l’ulteriore somma di 800 euro. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.
I giovani sono stati arrestati e condotti in carcere.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova