Natale 2014, in centro è partita la guerra dei mercatini

PADOVA. Scatta la guerra dei mercatini di Natale che comunque ai padovani e all’economia della città non farà che bene, visto che si moltiplicano gli sforzi per rendere ogni angolo del centro appetibile allo shopping, il tutto condito con l’atmosfera natalizia che invita all’acquisto.
Ieri in piazza Insurrezione c’è stata l’inaugurazione del mercatino di Natale “Happy Christmas” dell’associazione Commercianti Centro con bancarelle che sono dislocate lungo l’asse da via Emanuele Filiberto a corso Milano. Una novità assoluta per questa zona del centro. «Abbiamo sopperito alle lacune dell’Ascom che in questi anni si è sempre disinteressata a questa zona, prediligendo l’asse che va da Prato della Valle a via Roma per finire sul listòn», accusa Massimiliano Pellizzari dell’Acc, «Siamo riusciti a deviare il flusso del passeggio e dello shopping rivitalizzando la zona attorno a piazza Insurrezione. Qui, molti commercianti lo possono testimoniare in alcuni tratti non si era mai vista nemmeno una lampadina accesa». Proprio ieri infatti è partita anche la classica Fiera di Natale con 140 stand alimentari e non, nelle piazze, di fronte al Duomo e nell’asse solito degli altri anni. Qui la massima rappresentanza è dell’Ascom, seguita dalla Confesercenti. In prevalenza sono vere e proprie casette in legno, la concessione è di 10 anni, la presenza è consolidata. Ci si trova di tutto, dall’oggettistica ai classici regalini natalizi.
«Ben venga se l’associazione di Pellizzari è riuscita nell’allargare l’area del Natale», commenta Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom, «a noi basta che il commercio viva e per valorizzarlo ci siamo impegnati in tanti progetti, da “il grande Natale”, “Black Friday” e “L’asse Porciglia - Santo”. Non voglio entrare in polemica con nessuno, a me personalmente basta che la città viva della sua luce. Io non faccio politica e cerco di fare gli interessi dei nostri 11 mila soci nell’intera provincia. Con i miei limiti cerco di proteggere il commercio della città».
I nuovi mercatini dell’Acc propongono prodotti in cachemire, articoli da regali come collane, collanine, ma anche ceramiche fatte a mano, cappelli dell’Alto Adige, ma pure chioschi con vin brulè, dolciumi e bombardini. C’è molto artigianato fai-da-te e stand che propongono prodotti gastronomici di varie regioni d’Italia.
«Già ieri pomeriggio abbiamo notato l’interesse della gente» aggiunge Pellizzari «e dei negozianti. Mi sento di ringraziare il presidente degli ambulanti dell’Acc, Andrea Piva. Siamo partiti poche settimane fa e l’impegno è stato massimo. Per l’anno prossimo la volontà è di proseguire con i mercatini lungo l’asse di corso Milano per arrivare fino a piazza Savonarola. Partendo prima potremo organizzarci meglio e attirare la gente in altri angoli dimenticati della città. Il mese scorso molte realtà anche dell’Alto Adige erano già tutte prenotate».
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