Negata la diretta streaming In 15 al consiglio comunale

PERNUMIA
Quindici persone presenti al consiglio comunale di Pernumia, giovedì pomeriggio. In tempi di emergenza sanitaria, in cui le istituzioni continuano a ripetere di evitare assembramenti, nella sala comunale si sono riuniti undici consiglieri, il segretario comunale, il tecnico dell’urbanistica, il tecnico della parte contabile e il responsabile di segreteria. Il sindaco Luciano Simonetto, dopo aver fatto saltare per emergenza sanitaria il consiglio comunale previsto venti giorni fa, l’ha indetto per giovedì per approvare il bilancio preventivo, adottando le misure di sicurezza necessarie, come la distanza di oltre un metro e l’uso di mascherine.
Il consigliere di minoranza Nicola Bisello però aveva chiesto la sospensione del Consiglio, per motivi sanitari, o almeno che si svolgesse in streaming, dato che la cittadinanza non aveva avuto alcuna comunicazione istituzionale da parte del sindaco in merito alla gestione dell’emergenza coronavirus. «Eravamo distanziati, ma non mi sembrava il caso di ritrovarci in così tante persone, siamo stati solo in due a votare per la sospensione. Avevo chiesto lo streaming del consiglio per noi e per la cittadinanza, ma sono stato accusato dal sindaco di fare richieste sbagliate», commenta Bisello. «Giovedì abbiamo assistito a una brutta pagina di vita democratica. Visto il momento di grave emergenza che sta attraversando il Paese e il nostro territorio, non ci saremmo aspettati una reazione così scomposta da parte del sindaco alla nostra richiesta di trasmettere il Consiglio in diretta streaming. Lui mi ha detto che preferiva investire i soldi da spendere in un’attrezzatura per la diretta streaming in una maniera diversa, diretta alla cittadinanza».
Il consiglio è stato invece fatto a telecamere spente e a porte chiuse, in una sala di circa 60 metri quadrati con quindici persone presenti. «Avevamo chiesto la diretta per permettere ai cittadini di assistere al dibattito ed essere informati sulla gestione dell’emergenza», sottolinea Bisello. «Considerata l’importanza del punto in discussione ci aspettavamo che la proposta venisse accolta, il sindaco ha invece risposto che la domanda era sbagliata e dichiarando che sono stato poco collaborativo». —
Giada zandonà
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