Nel momento del bisogno c’è sempre un angelo disponibile

Questione di biciclette, solidarietà e dintorni: grazie per il favore e alla prossima

È fantastico, scalda il cuore avere di tanto in tanto prova provata dell’umanità che permea il rapporto con gli altri. Soprattutto quando arriva nel momento del bisogno, nel quale ci si sente più fragili e disposti a fidarsi e affidarsi agli altri. Anzi, ad un singolo altro, che non si può proprio generalizzare visto che grazie a dio l’umanità è varia e non tutta si esprime nel medesimo modo.

Nel concreto, deve essersi sentito oltremodo rassicurato quel signore di 71 anni che qualche giorno fa in una pista ciclabile di Veggiano è caduto a terra. Niente di grave ma insomma, sempre una caduta. Pesto e un tantino frastornato, il signore sta provando a rialzarsi quando arriva l’angelo custode, un tipo sui 35 anni, italianissimo tanto per non dare la stura a commenti fuori luogo.

Gentile e accudente, si china sul caduto e gli dice di stare fermo, che magari c’è qualcosa di rotto, insomma meglio non rischiare. Saggio e filantropo che manco Albert Schweitzer. Il signore, tranquillizzato, rimane steso a terra, metti anche un po’ dolorante ma intiepidito da tanta gratuita premura.

Non solo, l’angelo, pure lui caduto a terra ma nel momento giusto, si offre di chiamare il 118, e così fa. Nell’attesa confortando il ciclista e continuando a farlo quando il personale del Suem carica il signore in ambulanza: «Non si preoccupi per la bicicletta, ci penso io a riportargliela a casa, so dove abita, vada tranquillo». Che sollievo, anche perché, spiega il caduto, nel cestino della bici ci sono documenti e un’agenda con tutti i numero di telefono. Fiducioso il settantunenne si sistema in ambulanza e va in ospedale, al resto ci pensa l’angelo.

Che in effetti ci ha pensato. Ci ha pensato così bene che è sparito con la bicicletta e pure il cestino con i documenti e i numeri di telefono. Sono passati sette giorni dacché è successo il fatto, il signore è tornato a casa in buona salute ma nessuna nuova dal salvatore. Il buon samaritano ha preso il volo, come un angelo appunto.

Deve essere parente di quegli altri due angeli che hanno fatto un piccolo favore a una sessantenne davanti a un supermercato di Padova. Lei arriva in bicicletta per comperare una testa di aglio al volo, con lo spezzatino che, lento, sobbolle in cucina.

Accidenti, si è dimenticata a casa la catena della bici e lasciarla incustodita non le pare una grande idea. Seduti sul muretto due ragazzi, lui e lei, dialetto veneto anche qui per non solleticare il dagli allo straniero. Giovani e carini, lei chiede se sarebbero rimasti altri cinque minuti e se potevano darle un’occhiata alla bicicletta, con i giornali nel cestino. Ma certo signora, non si preoccupi, non ci costa niente. Quattro minuti nemmeno, la signora esce con l’aglio ma i due angeli sono spariti portando con sé la bici. Grazie e al prossimo favore. —

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