Nelle sale il primo film per non vedenti

ROMA. Arriva nelle sale cinematografiche il primo film per ipovedenti e non vedenti. È il documentario “Il colore dell’erba” di Juliane Biasi Hendel, prodotto da Kuraj e da Indyca, con il sostegno del Mibact, di Trentino Film Commission, Piemonte Doc Film Fund e Rai3 e con il patrocinio dell’UICI - Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Il film sarà presentato in anteprima italiana lunedì 18 gennaio a Torino e da febbraio sarà nelle principali città italiane. Frutto di un lavoro di oltre quattro anni, racconta la storia vera di due ragazze non vedenti in cammino verso l’indipendenza. Non possono vedere ciò che le circonda, ma le paure, le emozioni, gli impegni che la vita impone sono le stesse di tutti i loro coetanei. Una passeggiata da sole fino a un lago diventa una sfida appassionata che le porta a misurarsi con se stesse. Un’impresa che è metafora dell’adolescenza.
Edizione speciale per le sale, il film offre un’esperienza sensoriale unica grazie alla costruzione di un vero e proprio paesaggio sonoro che rende il film visibile “a occhi chiusi”. Ideato per essere percepito anche da un pubblico di non vedenti, il film si avvale del contributo del sound designer Mirco Mencacci, istituzione nel mondo del sonoro e anch’egli non vedente, già collaboratore di Antonioni, Marco Tullio Giordana e Ferzan Ozpetek. Ha creato un universo sonoro che restituisce il mondo non solo fisico ma anche emotivo delle protagoniste nel quale immergere gli spettatori e che, per la prima volta al cinema, permette di unire nella visione persone vedenti e non vedenti.
Juliane Biasi Hendel ha da sempre incentrato il suo lavoro di artista e regista su temi sociali che riguardano soprattutto la devianza e le discriminazioni delle differenze. “Il colore dell’erba” è il suo quinto lungometraggio. Nel 2005 ha fondato la casa di produzione Kuraj con cui ha, fra gli altri, coprodotto anche quest’ultimo film.
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