Niente autosilos ma case di pregio nell’area Bedeschi

ARCELLA. Niente autosilos in viale Arcella negli spazi abbandonati da decenni, a fianco della storica Casa di Cura, dove, nel lontano 1908, il nonno dell’imprenditore Guglielmo Bedeschi aprì le Officine Bedeschi, oggi trasferite a Limena che producono macchinari e impianti per cementifici.
Come si può leggere sul cartello del cantiere già aperto in viale Arcella 8, ad appena duecento metri dall’ingresso del santuario di Sant’Antonino, negli spazi interni saranno costruite quattro unità abitative di pregio.
I lavori, appaltati all’impresa Guido Ometto, sono cominciati il 27 ottobre 2016 dopo un regolare permesso di costruzione e dovrebbero essere terminati entro i prossimi due anni. Dell’autosilos in programma si era parlato moltissimo tra gli anni 2012 e 2013, quando il permesso di realizzare in quell’area un megapark da oltre cento posti auto fu discusso anche in alcune riunioni del Consiglio di Quartiere Nord, guidato dalla forzista Luisella Rettore.
«Mi dispiace venire a conoscenza che l’area Bedeschi, in Prima Arcella, non diventerà mai più un ampio parcheggio pubblico-privato, ma soltanto un megacondominio di qualità» osserva Orazio Marcon. «Nel 2013 ero in prima fila, nelle sedute del Consiglio di quartiere 2, a cercare di difendere il progetto del parcheggio. Il tram, anche se ha portato dei vantaggi alla mobilità del quartiere più grande della città (41.000 abitanti), ancora oggi sta creando notevoli problemi ai residenti ed ai commercianti di tutta la zona. La sete dei parcheggi dura ancora oggi. Non è un caso che tante botteghe abbassano le serrande per sempre».
Felice Paduano
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