«Non modificate il percorso dell’autobus 6»

Brusegana, si diffonde la protesta: «Non possiamo più raggiungere stazione e ospedali»

BRUSEGANA. La richiesta è precisa: mantenere il percorso attuale del bus numero 6, che attualmente collega le zone della sponda Ovest di Padova (Santo Stefano, Brusegana, Cave) ai punti nodali della città, per primi la stazione e gli ospedali.

È questo il tema della petizione promossa dal consigliere comunale del Partito Democratico Gianni Berno, comunicata attraverso una pagina Facebook dedicata (“Comitato a difesa linea 6”) e disponibile per le firme in varie edicole ed esercizi della zona interessata, oltre che scaricabile su web.

«È una linea che va bene e serve zone molto popolose», precisa Berno. «Inoltre non stati mai chiesti cambiamenti: è una novità improvvisa, una decisione presa senza la consultazione dei consigli di quartiere o previa assemblea pubblica. Se la modifica verrà confermata, sarà veramente un danno per questi quartieri».

Dal 16 settembre, infatti, entrerà in vigore l’orario invernale di “BusItalia Veneto” e con esso non poche modifiche del percorso di alcune linee. «C’è da aggiungere che la linea 6 la domenica non è attiva. A questo si somma la già avvenuta eliminazione del bus dell’Arte, che dal Park Colli molto comodamente collegava al centro, ora sostituito dalla linea 9 che però ha un altro percorso. Questa scelta, e altre modifiche di bus nei vari quartieri, è la palese dimostrazione di un’amministrazione comunale che non ha una strategia sulla mobilità sostenibile e non conosce le esigenze delle famiglie del territorio, non fornendo quindi utili indicazioni a Busitalia».

Esigenze basilari, sottolinea Gianni Berno: la possibilità di raggiungere la stazione per gli studenti e lavoratori che ogni giorno devono recarsi nei luoghi di studio o di lavoro oppure ancora di arrivare agli ospedali soprattutto per gli anziani oppure per chi deve prestare assistenza a parenti o persone ricoverate.

«Questa petizione non ha colore politico» conclude il consigliere comunale del Pd «è solamente la giusta reazione della gente. Proponiamo uno stop immediato di queste modifiche insensate, in attesa di un serio confronto con la popolazione e di una mappatura delle reali esigenze dei nostri quartieri».

(a.c.)

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