Nove creativi, 50 mila dollari e strane vacanze in testa

Calabria-Tokyo in trattore o un reality giramondo fondato sul baratto Le più folli e sostenibili imprese di cui presto sentiremo parlare nascono così
Di Matteo Marcon

di Matteo Marcon

Valigie, check-in, paesaggi che scorrono dal finestrino di un aereo o di un treno, di un traghetto o di un’automobile: è tempo di estate e di viaggi. Ma chi l’ha detto che il rito delle vacanze debba ripetersi sempre uguale a se stesso? Le solite mete, le code in autostrada, il conto corrente che rischia di andare in rosso. Per nove giorni, e il meeting si è concluso ieri, un team di creativi ha lavorato per rovesciare le dinamiche del rito delle vacanze, e farne occasione di business e intrattenimento. Perché a volte si può essere così bravi a viaggiare, anche con la mente, da essere pagati per farlo.

La squadra di creativi (sono nove, ma vengono considerati otto perché ci sono due fratelli che rappresentano un unico marchio) radunati in base alle loro performance sul web dall’ex iena Gip nelle vesti di art director del progetto, sta sviluppando modelli economici attorno al concept intitolato “Liberi di...”. In un vecchio granaio restaurato, a Borgo Favella (Corigliano Calabro), immersi nella piana di Sibari, si è così svolto il Favella Creative Lab. L’omonima azienda che produce prodotti agricoli gourmet ha messo a disposizione 50mila dollari per dare vita a strategie creative e ispirate a criteri di sostenibilità. Tra i superviaggiatori coinvolti, oltre a Giampietro Cutrino alias Gip, volto noto della tv e creatore dei pupazzi Munchies, c’è parecchio Veneto: il vicentino Dino Lanzaretti, in grado di arrivare da solo, con la sua bici, fino in Tibet è un punto di riferimento per il cicloturismo italiano, il padovano Filippo Facchin gira il mondo, con o senza scarpe. Arriva da Padova anche il titolare di Favella, Francesco Rizzo.

Meritano di essere raccontate le esperienze degli altri partecipanti: c’è Kris Grove, ex vj di Mtv e ora conduttrice per Radio105, c’è Carlo Alberto Cavallo, psicologo del Grande Fratello che ha voluto intraprendere una Firenze-Pechino in motorino, Darinka Montico, fotografa di viaggio che gira l’Italia a piedi, i fratelli Oliver e Nils Astrologo esperti di marketing e Cristian Micheletti ex autore tv che «segue il vento del web di città in città».

Fin qui tutto ok, ma da questo laboratorio, concretamente che idee sono scaturite? Lo racconta proprio a Gip: «In generale questi nuovi modelli si basano sulla sponsorizzazione o sulla condivisione e sull’autofinanziamento» spiega «Già dopo pochi giorni erano passati dal nostro laboratorio creativo parecchi imprenditori, dalla Calabria ma anche da Roma e Milano per stringere accordi».

Un produttore avrebbe già acquistato i diritti per un format che prevede di realizzare l’itinerario Calabria-Tokyo in Lamborghini. «Sì, ma nel senso del trattore, non del bolide» precisa Cutrino. «Dovrebbero essere 12 puntate da 24 minuti ciascuna. Il protagonista parte senza soldi e lungo il percorso troverà pack omaggio con i prodotti di Torre Saracena, uno dei marchi Favella, e “Oh Sole”, altro brand che commercializza prodotti esotici come le bacche di Goji e li dovrà barattare per raggiungere la meta finale».

Un altro viaggio che potremmo vedere presto sul piccolo schermo è quello di Kris Grove: «C’è interesse per il suo progetto di raccontare l’arte nascosta nelle nostre città, e nelle maggiori c. apitali europee». È avveniristico anche il progetto di teleguidare la produzione di ortaggi, sfruttando le serre della zona: «Una sorta di Farmville, dove l’orto non è solo virtuale ma c’è qualcuno che coltiva davvero la terra, e poi produce, confeziona e spedisce il prodotto richiesto».

Gli otto creativi in questi giorni hanno avuto a disposizione, su richiesta, anche consulenti tecnici, registi, legali, commercialisti. Tra una spremuta di meningi e l’altra, soprattutto la mattina, c’è stato il tempo per giri in mountain bike, grigliate sulla spiaggia e arrampicate. Alla fine, è un po’ come se fossero sempre in viaggio. Ma qual è il modo migliore per girare il mondo? «Di certo il tragitto più breve è quello in linea retta» spiega Gip «ma quello più interessante consiste nel percorre anche delle curve, lasciarsi trasportare, e deviare un po’ dalle destinazioni prefissate».

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