Nulla osta alle esequie a Rivadolmo l’addio allo sfortunato artigiano

BAONE. Una cerimonia funebre in Belgio e una a Baone, dove ha abitato per molti anni e dove ancora oggi vivono familiari e amici. Due i momenti per dare l’addio a Laurent Elebaers, il 45enne di origine belga ma per anni vissuto a Rivadolmo ed Este, morto venerdì pomeriggio in un incidente stradale a Zevekote, vicino a Gistel, nel Belgio nordoccidentale, in sella alla sua moto.
Laurent stava rientrando a casa: era a meno di 20 chilometri da Diksmuide, il paese in cui viveva attualmente. Viaggiava lungo la Zevekotestraat, in direzione di Sint-Pieters-Kapelle, e ha perso il controllo della moto - acquistata da poco- dopo una curva.
S’è schiantato contro un muretto di contenimento tra la carreggiata e un fossato, come rivelano le autorità e i media locali. La moto del 45enne è volata fuori strada dopo aver devastato la costruzione in muratura. Il motociclista è morto sul colpo e ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano.
Nessun accertamento è stato richiesto dalle autorità del posto, sicure della dinamica dell’incidente. Proprio per questo è già arrivato il nulla osta alla sepoltura del 45enne: lunedì prossima una prima cerimonia funebre sarà celebrata nella cittadina di residenza dell’artigiano, in Belgio.
In queste ore i suoi familiari stanno prendendo contatti con la parrocchia di Rivadolmo per fissare anche un secondo momento di preghiera in suffragio del motociclista, da celebrare qui in Italia al rientro della salma. Laurent Elebaers era nato a Wilrijk, in Belgio, ma si era infatti trasferito in Italia all’età di 8 anni, quando mamma Ghislaine conobbe e sposò Eugenio Boscolo.
Laurent ha vissuto per anni a Rivadolmo con la nuova famiglia, poi s’è trasferito in autonomia a Este. Va da sé che gran parte delle sue amicizie siano ancora nel Padovano. Si era sempre occupato di sabbiature e di tinteggiature. Otto anni fa, per tentare di rilanciare la sua carriera professionale, era ritornato in Beglio, a Diskmuide. Oltre a mamma Ghislaine e al patrigno Eugenio, lascia il fratello Giovanni. —
N.C.
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