Nuova sede per Chimab Interporto investe 8 milioni
PADOVA. È la nuova struttura di ricerca e distribuzione di Chimab Spa l’ultimo acquisto di Interporto che è pronto a realizzare, per marzo 2019, un nuovo edificio da oltre 12.500 metri quadri da dare...

PADOVA. È la nuova struttura di ricerca e distribuzione di Chimab Spa l’ultimo acquisto di Interporto che è pronto a realizzare, per marzo 2019, un nuovo edificio da oltre 12.500 metri quadri da dare in locazione alla società che fa capo al gruppo internazionale Brenntag (oltre 15mila dipendenti e 10,5 miliardi di fatturato nel mondo nel 2016).
Il nuovo edificio sarà realizzato su un lotto di circa 28mila mq di proprietà di Interporto Padova Spa che si trova all’incrocio tra le vie Inghilterra e Nuova Zelanda e ospiterà magazzino e produzione ma pure laboratori di ricerca e uffici della multinazionale attiva nella fornitura di ingredienti alimentari e semilavorati per l’industria alimentare.
L’investimento di Interporto è di circa 8 milioni di euro, a fronte di una locazione da parte di Chimab di 6 anni rinnovabili per altri 6. Saranno circa 50 i lavoratori impiegati nel nuovo sito ma la previsione di crescita occupazionale è di circa il doppio nei prossimi anni. «Siamo particolarmente contenti di aver concluso questo accordo con Brenntag e Chimab» commenta il presidente di Interporto Padova Sergio Gelain. «Chimab in questo sito, non farà solo logistica ma anche produzione e ricerca e questo è un segnale importante di come le imprese si insedino oggi dove possono usufruire di servizi logistici di eccellenza. Interporto può essere una attrattore significativo di realtà capaci di stimolare il tessuto economico di tutto il territorio».
Una nuova formula quella prevista per la destinazione d’uso del magazzino di via Inghilterra e che accorpa la testa e la coda del processo di produttivo. «L’edificio che Interporto realizzerà per noi è esattamente quello che ci serviva nella migliore localizzazione possibile» commenta Ignazio Vullo Presidente di Brenntag Italia e di Chimab. «Il nuovo sito ottimizza i flussi delle merci e amplia gli spazi dedicati a produzione e laboratori applicativi. Anche i tempi di realizzazione del nuovo edificio, davvero molto stretti, ci hanno convinto che questa è la scelta migliore».
(r.s.)
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