Nuova vita per “il Cubo” uffici al posto del market

SELVAZZANO. Nuovo aspetto e nuova destinazione urbanistica per il complesso dell’ex supermercato Alì di Tencarola. Lunedì scorso sull’immobile di via Montegrappa di proprietà della famiglia Canella, chiuso ormai da un paio d’anni, ovvero da quando il negozio è stato trasferito aldilà della strada all’interno del centro commerciale “Il Bacchiglione”, si sono iniziati gli interventi di riqualificazione che riguardano sia l’aspetto energetico che quello ambientale. È un progetto che ha un piano economico di oltre un milione di euro.
Sul futuro di quello che per la sua particolare connotazione architettonica a Tencarola hanno battezzato fin da subito come “il Cubo”, la proprietà sta facendo valutazioni di mercato e non solo. Quello che sembra certo è che l’immobile, che si trova in una posizione molto appetibile, lungo la strada per Abano, non avrà più una prevalente destinazione commerciale ma direzionale. Potrebbe, insomma, diventare un complesso di uffici, sedi di aziende e studi professionali. Da indiscrezioni ci sarebbe un’altra interessante ipotesi al vaglio della proprietà. Quella che nel piano interrato e al primo piano del fabbricato, che ha una volumetria importante, possa essere ospitato un centro operativo della Croce Verde provinciale e un museo delle autolettighe storiche che hanno segnato il secolo di vita della Pia Opera di via Nazareth. Quest’ultima sarebbe una scelta caldeggiata dall’amministrazione comunale di Selvazzano proprio per la sua alta valenza sociale.
«So che i titolari dello stabile hanno preso contatti con i nostri uffici per trovare una soluzione», aveva detto alcuni mesi fa il sindaco Enoch Soranzo. «Mi auguro che si inseriscano realtà di pregio che possano contribuire al miglioramento dell’area». La famiglia Canella per ora si limita a dire che l’intervento in atto serve a migliorare il palazzo esteticamente e che non sono previsti aumenti di cubatura. Con la realizzazione del “cappotto” potrebbero anche sparire i classici oblò che lo caratterizzano rispetto agli altri fabbricati che gli stanno intorno. A proposito di quest’ultimi non c’è per ora alcun progetto per sottrarre dal degrado il fabbricato residenziale che si trova a fianco del Cubo, che un tempo era di proprietà dei fratelli Zaccaria. Un immobile che stride con il resto dell’area che si sta lentamente riqualificando.
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