Offese ai magistrati, Fiore Ricci a processo

Oltraggio a magistrati in udienza: è il reato di cui dovrà rispondere davanti al giudice monocratico di Trento il prossimo 13 gennaio Fiore Ricci, 26enne sinti originario del Piovese ma residente ad Albignasego in vicolo Manara 18, attualmente detenuto nel carcere di Treviso. È l’11 luglio scorso: il tribunale di Padova, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Benedetto Roberti, infligge 7 anni e 3 mesi a Ricci in quanto responsabile di tre rapine messe a segno, tra 14 e il 15 marzo 2015, in altrettanti bar a Casalserugo, Solesino e Cadoneghe. Con lui sono condannati pure Tomas Torrinunti, 25 anni di Solesino (5 anni, 3 mesi) e Morris Zago, 19 anni di Camposampiero (2 anni, 8 mesi e mille euro di multa a Morris Zago, 19 anni di Camposampiero): tutti erano stati filmati dalle telecamere. Appena il presidente del collegio Alessandro Apostoli Cappello conclude la lettura del dispositivo, Ricci si alza e a gran voce dice sarcastico: «Vi ringrazio, con questa sentenza e l’altra mi avete rovinato la vita, quei fatti li ho commessi ma questi no». Poi puntando l’indice al pm con fare minaccioso: «E a lei pubblico ministero auguro le migliori cose nel futuro... la giustizia è una m...». E via offese prima di concludere: «Mi stai facendo condannare senza avere le prove, solo due telefonate». L’8 gennaio 2016 (pm Roberti), Ricci è stato condannato a 8 anni per furti e rapine, una decina di colpi compiuti con la stessa tecnica: dopo averle seguite per chilometri, rompeva il finestrino dell'auto guidata da una donna sola e la derubava della borsetta. Lo scorso marzo il trasferimento dal carcere di Belluno a quello di Treviso: è stato considerato uno degli organizzatori della rivolta esplosa nel carcere dolomitico nella notte tra il 27 e il 28 febbraio scorso. (cri.gen.)
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