“Olive Kitteridge” diventa una miniserie tv

Anteprima in Sala Grande per l’opera tratta dal libro di Elizabeth Strout, premio Pulitzer 2009
A undated handout photograph released by the Purlitzer Board on 20 April 2009 showing Elizabeth Strout, US writer of 'Olive Kitteridge'. ANSA/PULITZER BOARD / HO
A undated handout photograph released by the Purlitzer Board on 20 April 2009 showing Elizabeth Strout, US writer of 'Olive Kitteridge'. ANSA/PULITZER BOARD / HO

VENEZIA. Olive, la ruvida insegnante di matematica in pensione (ruvida ma dalla speciale sensibilità), protagonista del libro Premio Pulitzer 2009 di Elizabeth Strout, “Olive Kitteridge” (Fazi) debutta sul grande schermo e poi arriva in tv nell’interpretazione di Frances McDormand. L’attrice premio Oscar per Fargo è anche proprietaria dei diritti cinematografici e a lei si deve il progetto.

Il primo settembre alla Mostra del Cinema sarà presentata in anteprima, fuori concorso in Sala Grande, la miniserie in quattro puntate “Olive Kitteridge” prodotta da Hbo, presentata da Playtone in collaborazione con As Is e con, tra i produttori esecutivi, anche Tom Hanks. La serie andrà poi in onda negli Stati Uniti a novembre 2014 su Hbo e in Italia su Sky Cinema nel 2015.

Attesa al Lido, la Strout, tra le più profonde e raffinate scrittrici statunitensi contemporanee, vincitrice in Italia del premio Bancarella nel 2009 e del Mondello nel 2010, sarà poi al Festivaletteratura di Mantova il 6 settembre con il suo ultimo romanzo “I ragazzi Burgess” (Fazi), storia di tre fratelli divisi tra New York e la provincia americana, uscito in Italia nel 2013, dove troviamo un ragazzino che lancia in una moschea, durante il Ramadan, una testa di maiale surgelata. «Ho sempre un atteggiamento ambivalente di fronte alla possibilità di una trasposizione cinematografica di un mio libro» ha detto la Strout, che sta lavorando a un nuovo romanzo, parlando dei Burgess che non nega «potrebbero essere un bel film». Stellare il cast della miniserie diretta da Lisa Cholodenko (nomination agli Oscar con “I ragazzi stanno bene”), che vede tra gli interpreti Richard Jenkins nel ruolo del tranquillo farmacista Henry, marito di Olive e poi Bill Murray, John Gallagher Jr, Peter Mullan, Zoe Kazan e Rosemarie Dewitt.

Nei 13 racconti brevi che compongono il romanzo “Olive Kitteridge” tutto ruota attorno al concetto di punto di vista. È l’insegnante in pensione dal carattere difficile ma dal cuore grande a far emergere le angosce e i turbamenti di una piccola comunità del Maine, la terra d’origine della Strout, che è nata a Portland nel 1956. E nella miniserie, la Cholodenko racconta proprio attraverso la lente di Olivia la aspra, divertente e tragica storia di una apparentemente placida cittadina del New England piena di affari illeciti, crimini e tragedie. Ed emerge anche che, sotto uno spirito malvagio e un duro contegno si maschera il cuore tenero ma turbato di Olive. La stessa scrittrice aveva difeso, quando uscì il romanzo, quel senso di antipatia che trasmette la sua protagonista spiegando che «Olive è spesso dura con gli altri e si comporta in questo modo quasi sempre perché ha paura».

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