Oltre centomila padovani sono a rischio alluvione

I dati Ispra: l’11% della provincia è zona rossa, con 108 scuole e 11 mila imprese
DeWolanski Bella Venezia località tre comuni
DeWolanski Bella Venezia località tre comuni

PADOVA. Oltre 118 mila padovani vivono in un’area a pericolosità idraulica elevata, cioè dove le alluvioni hanno un “tempo di ritorno” tra i 20 e i 50 anni. Si tratta di quasi il 13% della popolazione dell’intera provincia. È la fotografia del dissesto idrogeologico del Paese scattata dall’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che è stata pubblicata nell’ambito del progetto open data #italiasicura.

La situazione in Italia. L’esecutivo guidato da Matteo Renzi ha voluto mettere on-line tutti i dati ufficiali, elaborati nel 2015, del rapporto sul «dissesto idrogeologico in Italia». Ci sono oltre 7 milioni di italiani che vivono in zone a rischio, un milione nelle aree a pericolosità elevata. È considerato a rischio l’88% dei comuni. Tutti i dati e le informazioni sono stati mosaicati dall’Ispra sulla base delle perimetrazioni realizzate dalle autorità di bacino, dalle regioni e dalle province.

Risorse per la sicurezza. «La fotografia scattata da Ispra dimostra che intervenire per la prevenzione è l’unico percorso capace di ridurre il rischio che altre vittime e altri danni si aggiungano al già smisurato elenco di tragedie del nostro passato», ha commentato Mauro Grassi, responsabile della Struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico. «Il governo ha scelto la strada della prevenzione, finanziando con oltre 750 milioni i cantieri per la sicurezza delle nostre città».

A Padova l’intervento più importante, costato circa 18 milioni, è lo scolmatore di piena Limenella-Fossetta, che servirà a proteggere dal rischio alluvione le aree di Montà, Sacro Cuore e dell’Arcella.

Il rischio nel Padovano. Oltre ai 118 mila padovani che vivono in aree a pericolosità elevata ce ne sono 172 mila in zona a pericolosità media (“tempo di ritorno” di 100-200 anni) e 281 mila che potrebbero ritrovarsi con l’acqua in casa in caso di eventi estremi.

In termini di territorio solo l’11% dell’area della provincia euganea è “zona rossa”, cioè 246 chilometri quadrati. Ma in questa zona ricadono 108 scuole e la sede di 11.023 imprese.

I comuni più a rischio. Nel capoluogo sono 38.358 le persone che vivono in un’area a pericolosità elevata. In pratica i rioni di Mandria, Voltabrusegana, Brusegana, Chiesanuova, Montà, e con minor rischio anche Arcella, Mortise e Padova Est. In termini però di percentuale di popolazione esposta al rischio più alto di alluvioni il dato più alto è a Montegrotto: a rischio sono quasi 9 mila persone su 11 mila abitanti, cio l’81%. Subito dopo c’è Selvazzano dove il rischio elevato è per il 79% della popolazione, poi Abano con il 71%. Quindi tra i comuni più esposti ci sono Bovolenta, Polverara, Casalserugo, Rubano e Correzzola.

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