Operai senza sussidio
Infuocata assemblea, ieri mattina, nello stabilimento della Finmek, in via Lisbona 28, dove attualmente producono schede elettroniche solo quindici delle ex cento tute blu. Questo dopo che la società svizzera Schurter , con sedi a Lucerna e Mendrisio, ha acquisito una parte dell’ex-fabbrica come ramo d’azienda.
I lavoratori rimasti in cassa integrazione straordinaria, che sono in tutto settanta, dopo la scadenza dell’amministrazione governativa, affidata dal 26 aprile 2006 al commercialista veneziano Gian Luca Vidal, non ricevono il sussidio mensile, pari a 750 euro, da giugno.
In pratica vanno avanti da ben cinque mesi soffocati da una montagna di difficoltà quotidiane. Sempre più gravi. Quelle di chi è costretto a tirare avanti senza il becco di un quattrino, magari avendo famiglia.
L’assemblea era coordinata da Gianni Castellan. «I soldi non arrivano più da giugno perché, dopo la cessata attività dichiarata dal Ministero competente e dallo stesso commissario, dottor Vidal, il tribunale di Padova non ha ancora emanato lo specifico provvedimento giudiziario, che, di fatto, sancisce la fine dell’amministrazione straordinaria in base alla legge Prodi-Marzano- sottolinea il segretario provinciale della Fim-Cisl-. I lavoratori, ieri mattina, hanno lanciato un disperato appello alle istituzioni locali e anche a tutti i parlamentari. Tra poco arriveranno anche le festività di fine anno. Se non ci sarà l’ordinanza del tribunale, che sancirà il passaggio definitivo dal commissariamento alla cessata attività, tutti gli ex dipendenti della Finmek trascorreranno un Natale molto amaro».
(f.pad.)
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