Operaio di 33 anni ucciso da un infarto

Trovato morto in casa Massimo Pernigotto: doveva raggiungere gli amici per organizzare il Ferragosto
MASSIMO PERNIGOTTO Il ragazzo di Saletto stava bene Giocava pure al calcio a 9
MASSIMO PERNIGOTTO Il ragazzo di Saletto stava bene Giocava pure al calcio a 9
SALETTO. Doveva raggiungere gli amici per organizzare il Ferragosto. Dal suo cellulare, però, nessuna risposta. Solo l'intervento di carabinieri e vigili del fuoco ha reso possibile la tragica scoperta: il giovane era privo di vita nella propria abitazione già da qualche ora. E' stato quasi sicuramente stroncato da un infarto Massimo Pernigotto, 33 anni, operaio di Saletto. Sabato sera le forze dell'ordine hanno forzato l'ingresso della sua abitazione in via Bernardo Licinio 5: il trentatreenne era in una stanza, a terra, esanime. Secondo una prima valutazione del medico legale, l'uomo sarebbe morto venerdì notte a causa di un improvviso malore. Non soffriva di alcuna malattia ed era in ottima forma.


La sera prima, Massimo era stato a cena con una delle sue compagnie di amici a San Pietro Viminario. Per terminare la serata, aveva poi raggiunto un altro gruppo di conoscenti a Villa Estense, a casa di un amico. Era rientrato intorno alle due e mezza. La mattina, poi, avrebbe dovuto raggiungere gli stessi amici per comprare generi alimentari in vista del Ferragosto. Massimo era solitamente puntuale e la sua assenza ha fatto preoccupare la compagnia. Nel pomeriggio, dopo ripetute chiamate al telefono di casa e al cellulare, gli amici hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Che, penetrate in casa abbattendo una porta, hanno trovato Massimo privo di vita.


Vicentino di Malo, viveva a Saletto da otto anni, da quando si era sposato con Marta. La notte della morte, tuttavia, il vicentino era in casa da solo. Lavorava come operaio in un'industria di Vicenza che produce bottiglie di vetro. Gran tifoso del Vicenza Calcio, Pernigotto era anche un giocatore di calcio a 9. Per tre anni ha fatto parte di una squadra di Monselice, che tuttavia non disputava alcun campionato, e ultimamente aveva pure partecipato ad un torneo a Casale di Scodosia. Coltivava pure la passione della musica e del ballo country, seguendo le feste e le sagre del territorio che proponevano questa particolare disciplina. La famiglia non ha ancora deciso la data del suo funerale, che sarà celebrato presumibilmente a metà settimana. Sulla sua salma saranno effettuati quasi certamente gli esami autoptici.

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