Opsa in Prato, ultimo giorno di cibo, intrattenimento e solidarietà

Si chiude la kermesse organizzata da Opera della Provvidenza S. Antonio e Comune di Padova. Oggi dalle 18 stand gastronomico con specialità tipiche

N.c.

Ultimo giorno per “Opsa in Prato”, la grande kermesse frutto della collaborazione tra l’Opera della Provvidenza S. Antonio e il Comune di Padova. Lo scorso anno portare una struttura sociosanitaria dedicata alle fragilità, e tutto ciò che essa rappresenta, nella piazza più bella della città per offrire il trittico buon cibo-intrattenimento-riflessione, era stata una scommessa. Quest’anno, con rinnovato entusiasmo e con una collaborazione ancora più stretta, il successo è stato bissato. Da venerdì scorso sono state tante le iniziative portate in Prato della Valle, a partire dal villaggio gastronomico particolarmente dedicato al pesce e ai bigoli come piatto forte, aperto ogni sera dalle 18 e nel weekend anche a pranzo.

L’ultima serata di “Opsain Prato”, oggi, lunedì 23 giugno, vede interamente protagonista la musica: alle 19 il duo formato da Rosa Emilia Dias e Giulio Gavardi, interprete bahiana lei e virtuoso della chitarra a sette corde lui, porterà il pubblico nel cuore pulsante del Brasile. A seguire, alle 21, il Coro Corollario, formato da studenti e studentesse dell’Università di Padova, proporrà un repertorio con la parola “libertà” come filo conduttore.

Spiega don Roberto Ravazzolo, direttore generale Opsa: «In Prato della Valle, in modo leggero, vogliamo accendere i riflettori sul tanto bene che opera a favore delle persone fragili e dei loro familiari, grazie al lavoro quotidiano di una moltitudine di enti e istituzioni. L’andare in piazza non è ricerca di visibilità o di riconoscimenti: si tratta piuttosto di affermare la valenza politica del lavoro sociale. Infatti, quanto ogni giorno viene fatto da educatori, operatori sociosanitari, infermieri, medici, ecc., non è “solo” un'attività di assistenza. Per migliorare le condizioni di vita dei soggetti più fragili e contribuire al benessere collettivo, famiglie e operatori non possono essere lasciati da soli ad affrontare e contestare le ingiustizie, da un lato, e a sostenere le politiche che migliorano la qualità della vita dall’altro. C’è bisogno della partecipazione di tutti».

Oggi dalle 18 sarà attivo il villaggio gastronomico, realizzato con la collaborazione di Mazzucato Group, Confraternita dei Bigoi al Torcio di Limena e Birra Antoniana. Piatto principe del menù ristorante saranno i bigoli preparati al torchio con diversi sughi, poi i secondi di pesce (seppie in tocio con polenta, baccalà alla vicentina, frittura), un secondo vegetariano a base di mozzarella di bufala dell’azienda agricola Scacco, oltre ad antipasti di mare, contorni e dessert. Al villaggio sarà attivo anche un banco per cicchetti e “panini onti” con varie farciture, e un carretto dei gelati con la collaborazione della gelateria Ciokkolatte. Il caffè è proposto direttamente da Opsa con il progetto “il caffè di Reda” e con il supporto di Caffè Diemme. Si può prenotare un tavolo scrivendo a info@operadellaprovvidenza.it.

Un punto di riferimento nei quattro giorni di manifestazione è stato inoltre il gazebo Ops: qui si può conoscere meglio l’Opera della Provvidenza S. Antonio, la struttura e le sue attività di accoglienza e assistenza nei confronti delle fragilità (disabilità e decadimento cognitivo). Ma si possono anche apprezzare i manufatti che gli ospiti creano nei laboratori educativi di ricamo, mosaico, rilegatura e pittura.

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