Ospedale di Schiavonia, apre il pronto soccorso e arrivano i primi degenti

Giornata di cambiamenti a Schiavonia: alle 7 chiude l’emergenza a Monselice. In mattinata i primi ricoveri e il primo intervento, sarà eseguito a Urologia
L'apertura del Pronto Soccorso all'ospedale di Schiavonia
L'apertura del Pronto Soccorso all'ospedale di Schiavonia

MONSELICE. Pronto soccorso, reparti e poi, in tarda mattinata, la prima operazione chirurgica. È un’altra data “storica” quella che si appresta a vivere oggi l’ospedale “Madre Teresa” di Schiavonia. Alle 7 aprirà ufficialmente il pronto soccorso del polo unico, in contemporanea con la chiusura di quello di Monselice. Il nuovo pronto soccorso potrà contare sul servizio di 4 ambulanze di giorno e 3 di notte, 5 medici e 3 di notte (2 dei quali saranno anche addetti alle uscite 118), 9 infermieri di giorno (4 dei quali addetti anche alle ambulanze) e 7 infermieri di notte (di cui 3 per il 118), che si alterneranno 24 ore su 24 nei vari turni. Sempre in mattinata arriveranno i primi degenti nei reparti di Medicina, Urologia, Chirurgia, Ortopedia e Cardiologia, mentre a metà giornata l’équipe medica di Urologia dovrebbe affrontare il primo intervento chirurgico nella storia del “Madre Teresa”.

L'apertura del Pronto Soccorso all'ospedale di Schiavonia
L'apertura del Pronto Soccorso all'ospedale di Schiavonia

L’ospedale di Schiavonia comincia dunque a svelarsi nella sua interezza, che prima di oggi era nota solo a livello di numeri. Il “Madre Teresa” si estende su 250 mila metri quadri di area, di cui 37.500 coperti, per un volume totale di 370.800 metri cubi. Il polo unico è stato realizzato con 63 mila metri cubi di calcestruzzo, 4.400 tonnellate di acciaio, 2.800 di ferro, 4.000 pali di fondazione per 80 chilometri totali, 670 chilometri di cavi elettrici. A pieno regime conterà su 434 posti letto di degenza, 20 culle, 27 posti letto per dialisi, 12 di osservazione in pronto soccorso, e ancora 64 ambulatori, 10 sale operatorie, una per parti cesarei d’urgenza, 8 sale operatorie di day surgery, 3 sale Tac, 2 di risonanza magnetica, 9 per radiologia interventistica e diagnostica radiologica, 11 per ecografie e 2 per mammografie.

A completare la vasta gamma di numeri che illustrano l’ospedale di Schiavonia ci sono anche le cifre dei costi: 165 milioni di spesa totale, di cui 3.679.202 spesi per acquistare l’area, ossia 14,72 euro al metro quadro. Costruire il fabbricato ha richiesto una spesa di 155.734.993 euro (arredi compresi), per una media di 1.692,24 euro al metro quadro, al di sotto della media regionale che è tra i 1.800 e i 2.000 euro. Le apparecchiature elettromedicali sono costate 16 milioni di euro, mentre ogni stanza vanta 2.035 euro di dotazioni tra letti elettrici, comodini, armadi, tavolini e sedie.

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