Ospedale, telecamere accese nei varchi: verso una Ztl

PADOVA. Da oggi sono attive nuove telecamere all’ingresso e all’uscita dell’Azienda ospedaliera. Parte la sperimentazione per regolamentare il flusso di automobili in vista di una «ztl» dell’area e per garantire la sicurezza.
I dispositivi, posizionati all’ingresso principale e alle uscite di Pediatria e Pontecorvo, leggono le targhe di tutti i veicoli che transitano nell’area. I dati sono trasmessi a un database che li immagazzina per 24 ore per poi cancellarli nel rispetto della normativa sulla privacy. In caso di furti, incidenti o problemi di qualunque tipo, le informazioni rimangono a disposizione delle forze dell’ordine. Vengono conteggiati in tempo reale accessi e uscite per dare poi il saldo delle auto presenti all’interno dell’area.
«Questo consente una migliore azione di filtro dei portieri. In ogni momento abbiamo sotto controllo il flusso dei veicoli per avere una valutazione oggettiva di quali sono i movimenti in base alle fasce orarie. Ad esempio, di mattina i vincoli sono molto rigidi mentre nel tardo pomeriggio o nei giorni prefestivi e festivi la possibilità di accesso è più ampia», spiega Claudio Dario, direttore generale dell’Azienda ospedaliera. Il primo step serve per fare un identikit della popolazione che accede ogni giorno all’ospedale. Dopo la raccolta dei dati, l’analisi sarà valutata assieme al Comune per studiare il cambiamento della viabilità interna. È previsto un tavolo di discussione, ma la data non è ancora stata fissata.
Le telecamere in futuro potrebbero trasformarsi in Ztl speciali. «Per ora parlare di multe alle auto senza permesso mi sembra eccessivo. Tutto dipenderà da quello che scopriremo. Ho appreso che alcuni residenti della zona parcheggiano le loro auto all’interno dell’ospedale. Se fosse così, lo scopriremo e valuteremo come agire di conseguenza» specifica Dario. La cittadella sanitaria conta quasi diecimila operatori. Ogni giorno sono più di 14 mila i passaggi e i posti auto, sempre troppo pochi.
«Abbiamo pazienti, personale ma anche visitatori, personale in formazione e dipendenti delle aziende. Realtà diverse con comportamenti diversi. Valuteremo anche i tempi di permanenza per interpretare le necessità», aggiunge Dario. Il regolamento degli accessi non cambia. Possono entrare in auto gli utenti per i ricoveri di urgenza, i portatori di handicap con pass invalidi, i pazienti con problemi di deambulazione, le donne in gravidanza e chi deve recuperare un paziente dimesso, mentre il personale sanitario può accedere solo con il pass specifico.
«Se ci sarà un cambiamento radicale sarà in accordo con il Comune. Chi ha il pass lo esibirà e chi non lo ha spiegherà dove deve andare», conclude Dario. Secondo i sindacati però la soluzione non sarebbe sufficiente a risolvere il caos parcheggi. Stefano Tognazzo della Uil commenta: «Servono i parcheggi esterni, da anni ribadiamo che l’area sotto le mura potrebbe ospitare 600 auto. E via Orus perde il 30% dei posti perché manca la manutenzione».
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