Overdose provocata da eroina inalata

CADONEGHE. Anna Zacchettin, 26 anni, non si era iniettata la droga in vena ma l’aveva assunta inalandola. È emerso ieri sera, dopo l’autopsia effettuata dal professor Massimo Montisci dell’Università...
FERRO - PIAZZA SALVEMINI .
FERRO - PIAZZA SALVEMINI .

CADONEGHE. Anna Zacchettin, 26 anni, non si era iniettata la droga in vena ma l’aveva assunta inalandola. È emerso ieri sera, dopo l’autopsia effettuata dal professor Massimo Montisci dell’Università di Padova, che ha effettuato i due esami necroscopici su mandato del pm Maria D’Arpa. L’altra autopsia è quella effettuata sul compagno, Andrea Coppo, 36 anni. Per lui l’esame ha confermato la dinamica dell’impiccagione. Domani probabilmente arriverà il nulla osta per la sepoltura dei due giovani. Per quanto riguarda la Zacchettin la droga assunta dovrebbe essere eroina, ma saranno eseguito ulteriori esami di laboratorio su alcuni tessuti prelevati. Anna Zacchettin era morta venerdì pomeriggio mentre si trovava nella casa del padre di Andrea a Cadoneghe. Si era sentita male ma ogni soccorso è stato inutile. Il giorno successivo alla tragedia Coppo non ha retto al dolore e ha deciso di togliersi la vita, impiccandosi in un cantiere di piazzetta Salvemini. In precedenza avrebbe confessato che sia lui che la ragazza si erano drogati assieme. Per ora il magistrato non ha individuato alcuna responsabilità terza in merito al gesto dei due compagni di sventura. Solo la morte di una ragazza che ha travolto il suo ragazzo al punto di spingerlo a farla finita, non accettando di vivere senza di lei.

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