Una cordata italo-cinese ha acquistato l’ex Kofler: «Pronti a rilanciarlo»
Continua a Padova l’espansione degli imprenditori cinesi nel settore della ristorazione: ora puntano anche ai locali storici del centro. L’ultimo caso è il ristorante Bronzetti, tra i più grandi della città, passato a una nuova società italo-cinese

Non si arresta in città la corsa degli imprenditori cinesi ad acquisire bar e ristoranti. Prima miravano, in genere, alla gestione dei locali meno conosciuti, nei quartieri periferici o nei paesi della cintura. Da alcuni mesi stanno prendendo in considerazione anche i bar del centro città, tra cui tanti luoghi storici della ristorazione padovana. È di ieri la notizia che una cordata italo-cinese ha preso in gestione il ristorante Bronzetti, nell’omonima via, in precedenza chiamato Kofler, e di proprietà del vicentino Tiziano Pavin.
Il ristorante Bronzetti è uno dei più grandi locali della città. Ha 400 posti a sedere. È specializzata anche in cene aziendali e rinfreschi di tutti tipi e prepara sia piatti di pesce che di carne. È lo stesso Pavin a confermare la notizia. «È stata costituita una nuova società anche con capitali cinesi», osserva l’imprenditore che in passato ha gestito il ristorante ex Kofler di piazza dei Signori (oggi si chiama Locanda della Loggia).
«In tutti i modi il Bronzetti manterrà la cucina italiana, e sono stati già rioccupati tutti i dipendenti che c’erano prima. Per il Bronzetti è una scelta positiva, con la nuova società internazionale ci sarà un rilancio di tutto il locale. Cambia l’assetto societario solo per il Bronzetti, mentre per la nuova birreria-ristorante che ho aperto alcuni mesi fa in via San Marco (a San Lazzaro, ndr) tutto resta come prima. Spero solo che i lavori per la seconda linea del tram si concludano prima possibile perché ancora oggi, seppure con un lieve miglioramento rispetto a due settimane fa, restiamo ancora intrappolati all’interno del cantiere. Adesso siamo ancora esasperati per i lavori in corso, ma non siamo per niente contrari all’arrivo del tram perché, tra poco più di un anno, i nostri clienti potranno venire nel nostro locale con un mezzo pubblico in soli dieci minuti dalla stazione, con una frequenza di pochi minuti, fino a mezzanotte». —
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