Padova, alle 2 di notte la polizia scioglie la movida

Nuove misure anti-assembramento nelle piazze. E sulle scale della Gran Guardia da quell’ora non ci si può più sedere

PADOVA. Prima c’è stata da difendere la città deserta, in lockdown, perché la malavita non ne prendesse il controllo. Poi è arrivato il momento di far rispettare le regole anti-contagio, a tutela della salute di tutti. E ora c’è da tenere alta l’attenzione, perché - come insiste a dire anche il questore Isabella Fusiello - «il virus è ancora qui che gira». Perciò da qualche giorno le forze dell’ordine mettono un limite anche alla movida e alle due di notte vanno in giro per le piazze, fanno alzare tutti dalla scalinata della Gran Guardia e sciolgono eventuali assembramenti. «Un provvedimento necessario», dice il questore, «perché dobbiamo evitare una nuova emergenza che genererebbe tensioni sociali molto forti».

Mobilitazione permanente

Dal 20 aprile al 23 luglio tutte le forze dell’ordine della città hanno avuto una missione comune: liberare dalla microcriminalità le aree più a rischio, cioè Stazione, piazzette intorno a corso del Popolo, Stanga. E ieri in questura sono stati forniti i numeri di questa attività straordinaria, che in prima battuta ha allontanato ladruncoli e spacciatori. E che in questa seconda fase cerca di impedirne il ritorno.

I numeri

Sono 11.479 le persone controllate nel corso delle operazioni di controllo, 210 sono state accompagnate negli uffici, 70 sono state denunciate, 27 arrestate. Sette chili di droga sono stati sequestrati. E ci sono anche 256 provvedimenti di espulsione. Poi c’è l’attività amministrativa, in particolare le ispezioni, che sono state 137: 63 in bar e ristoranti, 6 in circoli privati, 38 in negozi di alimentari e minimarket, 12 in Money Transfer e Compro Oro, 6 in strutture ricettive, 2 in istituti di vigilanza. Questa attività ha prodotto 6 denunce, 4 chiusure per motivi di sicurezza (brutte frequentazioni, quasi sempre), 8 chiusure e 8 sanzioni (3.200 euro in tutto) per mancato rispetto della normativa anti-Covid, 31 sanzioni (50 mila euro) per violazioni amministrative di vario tipo, 9 sequestri di generi alimentari. In totale, per far rispettare le regole anti contagio, sono state controllate 25.762 persone. Ma nel periodo del lockdown sono stati tanti anche i servizi di prossimità svolti a favore di anziani e persone sole.

I casi più gravi

Al Papa Swagger, locale nigeriano di via Aspetti, oltre a soggetti pregiudicati fra gli avventori, la polizia ha trovato due chili di marijuana in una stanza attigua al ristorante: 30 giorni di chiusura. Al bar Newton sono stati imposti 45 giorni di chiusura, sempre per un problema di brutte frequentazioni che determinano una minaccia alla sicurezza. Al ristorante African Soul vicino al cavalcavia Borgomagno sono stati dati 45 giorni di chiusura per lo stesso motivo. Il negozio etnicodi via Lippi, invece, è risultato privo di licenze ed è stato chiuso per 15 giorni. —

 

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