Padova, avvocato fermato in auto con lampeggiante blu sul tettuccio e cocaina nel cruscotto

Fermato da una pattuglia in borghese il legale prima ha tuonato di averlo fatto per "cacciare gli spacciatori dalla zona" poi ha ammesso di aver acquistato la droga da un pusher
MESTRE 25/05/2006 Via Piave controlli notturni polizia (C) Bertolin Matteo richiesto da MION MESTRE 25/05/2006 Via Piave controlli notturni polizia
MESTRE 25/05/2006 Via Piave controlli notturni polizia (C) Bertolin Matteo richiesto da MION MESTRE 25/05/2006 Via Piave controlli notturni polizia
PADOVANO. Un noto avvocato padovano pizzicato dalla polizia mentre se ne va in giro in auto con il lampeggiante blu “Per fare paura agli spacciatori”. Peccato che avesse appena acquistato cento euro di cocaina da un pusher nigeriano.
 
Sembra quasi una barzelletta l’operazione compiuta da alcuni agenti della suadra mobile ieri a Padova in zona Sacra Famiglia.
 
Mentre percorrere via Torino su un’auto in borghese, intorno alle 23 di giovedì sera, i poliziotti della squadra mobile sono stati attirati da un’altra auto di colore grigio, diretta verso Via Aosta, con posizionato ed acceso sopra il tettuccio (lato conducente) un dispositivo lampeggiante di colore blu, lo stesso che anche loro avevano a bordo in caso di emergenza.
 
 Incuriositi da tale circostanza, i poliziotti hanno pedinato per un tratto l’auto grigia chiedendo via radio di accertare a quale forza di polizia fosse intestata.
Dalla sala radio però una risposta strana: l’auto era di un privato.
 
L’auto è stata quindi seguita mentre percorreva le vie interne del quartiere, per poi essere fermata in sicurezza in Via Sondrio. 
 
Sorpresa dei poliziotti, ma ancora maggiore la sorpresa del conducente un noto avvocato di 42 anni di Padova,  tra l’altro con vecchie storie di reati contro il patrimonio e per guida sotto l’influenza dell’alcol.
 
La prima cosa che gli agenti gli hanno chiesto è perché  andasse in giro munito di un dispositivo lampeggiante in uso alle forze dell’ordine.
 
L’avvocato, sicuro di sè e con vocione da arringa ha risposto di averlo acquistato su Amazon e di averlo messo in funzione al solo scopo di “allontanare gli spacciatori” dalla sua zona, intimorendoli appunto con la luce blu.
 
Tuttavia, nel corso del controllo, ai poliziotti non è sfuggita la presenza sul vano porta oggetti, lato guida, di un piccolo involucro in nylon trasparente contenente sostanza bianca, che poi si è scoperto essere cocaina.
 
Quando gli agenti gli hanno chiesto come mai un cittadino “difensore del quartiere” avesse cocaina in auto, l’avvocato, questa volta con vocina da parcella, ha spiegato  di averla acquistata in cambio di 100 euro da uno spacciatore nigeriano contattato grazie all’intermediazione di un ragazzo abitante nel quartiere. 
 
Alla luce dei fatti accertati, l’uomo è stato indagato a piede libero e segnalato alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti, oltre che sanzionato perché munito di patente di guida scaduta. Difficile che la possa rivedere molto presto.

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