Padova, Basilica del Santo: al via il restauro degli affreschi di Giotto

L’iniziativa
Al Santo iniziano i lavori di restauro dell’arco di ingresso della cappella di Santa Caterina – detta “delle Benedizioni” – che vanta la presenza di alcuni affreschi giotteschi. Si tratta di otto mezzi busti di Sante entro quadrilobi, alternati a motivi decorativi in stile gotico, la cui attribuzione a Giotto è stata avanzata e in seguito avvalorata nel corso del Novecento, quando già appariva urgente la necessità di un restauro.
La cappella, costruita nel XIII secolo, fu restaurata negli anni 20 del Novecento da Giuseppe Cherubini, che però intervenne direttamente sugli affreschi originari di Giotto, ridipingendoli completamente. La prima fase dei lavori vedrà una serie di analisi non invasive che verranno eseguita dal Ciba, il Centro interdipartimentale di ricerca per i beni storici e artistici dell’Università di Padova, che serviranno a delineare la strategia di intervento per il consolidamento dell’opera e il recupero delle superfici giottesche.
Verranno mappate le superfici dipinte con un’analisi a luce radente, mentre per verificare tecniche esecutive, manomissioni e restauri successivi si utilizzeranno ultravioletti e infrarossi. Nel complesso, si tratterà di un lavoro estremamente delicato, a causa dell’alto livello di degrado delle pitture originali e della presenza di interventi successivi. Dopo un primo via libera da parte della Soprintendenza già nel 2013, il progetto parte ora grazie al contributo del Comune e della Fondazione Cariparo. A novembre 2020 l’autorizzazione definitiva.
«Sono molti gli interventi da promuovere per salvaguardare un patrimonio immenso, ricco di storia e di significato liturgico, testimonianza viva della fede dei pellegrini dal medioevo ai nostri giorni – ha detto l’arcivescovo Fabio Dal Cin, delegato pontificio per la Basilica del Santo – Il precario stato di conservazione degli affreschi di Giotto, messo in evidenza a seguito del drammatico terremoto dell’Emilia, quando cadde una parte d’intonaco delle volte del tornacoro, da tempo richiedeva un intervento di restauro».
La direzione scientifica è stata affidata, dalla Delegazione Pontificia della Basilica di Sant’Antonio, a Giovanna Valenzano, storica dell’arte, docente e prorettrice del Bo. La direzione tecnica dei lavori sarà invece affidata a Cristina Sangati, dell’impresa esecutrice Ar Arte e Restauro di Padova.
Per il presidente di Fondazione Cariparo Gilberto Muraro, «la Basilica del Santo costituisce con la sua storia, i suoi capolavori e le sue reliquie, uno dei monumenti che contraddistingue Padova nel mondo». Proprio i cicli trecenteschi, e in particolare le opere di Giotto in città, costituiscono il cuore della candidatura di Padova Urbs Picta a patrimonio Unesco. «Questa cappella è il segno tangibile dei grandi capolavori del medioevo realizzati grazie alla sinergia tra Comune, famiglie padovane e frati – ha spiegato l’assessore alla cultura Andrea Colasio – La stessa sinergia tra le più importanti istituzioni della città permette oggi di valorizzare la straordinaria cultura carrarese, che affonda le sue radici nell’opera di Giotto». —
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