Padova, boom di separazioni e divorzi nel 2020

Nell'anno di Covid e lockdown molte coppie non hanno retto allo stress. Il boom tra maggio e giugno, proprio alla fine del periodo di reclusione forzata dovuto al primo periodo di pandemia
PADOVA. Altro che baby boom, a scoppiare per colpa del lockdown sono state le coppie. È quanto emerge dai dati diffusi dal settore Statistica del Comune di Padova su matrimoni, unioni civili e separazione nell'anno appena passato.
 
Era scontato il calo dei matrimoni: difficilmente infatti le coppie in procinto di convolare a nozze hanno accettato le difficoltà e le restrizioni imposte dalle normative anti-Covid: nel 2020, tra gennaio e novembre (mancano solo i dati di dicembre, ancora in elaborazione) sono stati celebrati in città 311 matrimoni, dei quali 229 con rito civile e 82 con rito religioso.
 
 
Il mese con più fiori d'arancio è stato settembre, prima dell'inizio della seconda ondata e alla fine di un'estate in cui tutto sommato la diffusione del virus si era affievolità.
 
Ancora meno voglia di festeggiamenti per le coppie omosessuali: solo 5 le unioni civili celebrate a Padova nel 2020: tre coppie di uomini e due di donne. 
 
Ora il capitolo peggiore: le separazioni. Alla voce "accordi extragiudiziali di separazione o divorzio" l'ufficio Statistica del Comune inserisce la cifre di 135 tra gennaio e novembre 2020, il 20% in più rispetto ai 118 registrati nello stesso periodo del 2019.
 
Il boom di divorzi si è registrato proprio tra maggio e giugno, cioè proprio alla fine del lungo e duro lockdown di primavera. Non è difficile immaginare che la "reclusione forzata" in casa di tante coppie abbia portato più di qualcuno a non sopportare più il proprio coniuge.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova