Il vescovo Cipolla all’evento Cuamm: «La pace non si fa con la guerra»
Annunciato davanti al municipio l’Annual Meeting a Padova: «La nostra sfida resta sempre l’Africa che soffre ancora»

«La pace si fa con gli strumenti di pace, non certo con quelli di guerra». Le parole del vescovo Claudio Cipolla sono sembrate la risposta immediata alle dichiarazioni di ieri di Giorgia Meloni (“Se vuoi la pace prepara la guerra”, ampiamente riportate dai media nazionali).
Il vescovo ha precisato di non voler entrare nel dibattito politico: «Queste sono anche le parole di papa Leone», ha precisato. Ma rimane sua la frase più forte della giornata di ieri davanti al Municipio.

Tutti per il Cuamm e il suo impegno in Africa: c’erano una cinquantina di rappresentanti della città a tenere tra le mani un grande manifesto telato con lo slogan «Crescere il futuro», ovvero l’invito all’Annual Meeting che si terrà il 22 novembre a Padova, momento di condivisione e progettualità di interventi sanitari in Africa. «E finalmente lo facciamo a Padova!» ha aggiunto con il sorriso il sindaco Sergio Giordani.
Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha aperto l'incontro con parole cariche di gratitudine e visione: «Oggi tutta la città di Padova abbraccia simbolicamente e concretamente il Cuamm e l’Africa», ha detto, per poi sottolineare come ci sia l’urgenza «di una spinta poderosa per il futuro».
«Questi 75 anni di storia Cuamm», ha spiegato, possono diventare una spinta potente per un futuro che vogliamo costruire e di cui vogliamo essere partecipi perché vogliamo dire di no a un certo modo di pensare a un futuro che lascia indietro i deboli».

Ha toccato temi cruciali come le guerre, le armi, le ingiustizie e la «sanità che manca nei paesi poveri dell’Africa», ricordando le «tante mamme che muoiono di parto, tanti bambini che muoiono entro il primo mese di vita». L'obiettivo è chiaro: «Riportare l’attenzione sull’Africa, sui suoi bisogni, sulle sue sfide e sulle sue potenzialità per un futuro più giusto ed equo».
Don Dante ha ribadito la necessità di lavorare insieme: «Il mondo non deve lasciare indietro nessuno, altrimenti non c'è futuro».
Il vescovo
Il Vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, non si è limitato a invocare la pace. Si è soffermato sullo slogan del Cuamm: «Il titolo "Crescere il futuro" mi ha colpito, perchè il futuro non è dato, va fatto crescere, va preparato, va alimentato e costruito giorno dopo giorno, specie attraverso i cambi di mentalità. Per questo dico che la pace va preparata con gli strumenti della pace. E se siamo insieme è perché dobbiamo guardare in avanti».
L’università
Tra gli ospiti la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, che ha ripreso le parole del vescovo affermando che "Crescere il futuro" è anche l'obiettivo dell'Università. Ha evidenziato la collaborazione pluriennale con il Cuamm per «costruire un futuro basato sulla formazione di qualità per tutti.
L'Università si impegna in tante missioni e grandi progetti con i paesi africani, coinvolgendo medici e docenti universitari per una crescita reale di tutti. L'obiettivo comune è servire al meglio la gente, le persone, ed essere attenti a chi è più fragile, a chi è più bisogno. Per questo l'Università si lascia trascinare da don Dante», ha concluso.
Anche l'Azienda Ospedaliera di Padova ha confermato il suo impegno. Il direttore generale, Giuseppe Dal Ben, ha dichiarato che l'azienda «partecipa volentieri sia all’abbraccio all’Africa, sia a questo anniversario, sia alla costruzione del futuro che riguarda tutti noi». Ha sottolineato che «tanti professionisti e tanti medici sono consapevoli che l’obiettivo è quello comune, ovvero servire le persone ed essere attenti a chi ha più bisogno».
L’evento
L'evento organizzato davanti al Municipio è stato un momento per riconoscere e ringraziare la vasta rete di collaborazione che sostiene il Cuamm, a partire dai suoi volontari, presenti in buona rappresentanza, per passare da figure chiave della città, che pur non intervenendo con un discorso pubbico hanno voluto presenziare alla giornata in segno di rispetto e sostegno solidale. E quindi c’’erano il questore di Padova Marco Odorisio, Mirella Cisotto della Fondazione Cariparo, Carlo Belotti, direttore Coldiretti Padova, Gianluca Dall’Aglio, Presidente Confartigianato Imprese Padova, Davide D’Onofrio, direttore Confapi Padova, Patrizio Bertin, Presidente Confcommercio Veneto, Roberto Crosta, Segretario Generale della Camera di Commercio di Padova, Nicola Rossi, presidente della Fiera di Padova, Patrizia Veronese, presidente Auser Padova, Enrico Del Sole dell'Associazione Amici Università di Padova, Carlo Crivellaro, presidente Rotary Club Padova e il direttore dei nostri giornali del gruppo Nem, Luca Ubaldeschi.
L'incontro si è concluso con un gesto simbolico dei presenti: hanno tenuto in alto il grande telo rappresentante l'Africa, un'immagine potente di unità d'intenti e del desiderio profondo di continuare a lavorare insieme, senza lasciare indietro nessuno, per il bene della comunità e la costruzione di un futuro migliore e di pace per tutti.
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