Rapine e aggressioni, Daspo a sette ragazzi padovani
Il Questore di Padova ha emesso sette Daspo “fuori contesto” nei confronti di sei minorenni e un diciottenne coinvolti in gravi episodi di violenza, rapine e aggressioni
Continua l’azione di prevenzione della Polizia di Stato di Padova contro la violenza giovanile e i fenomeni di criminalità legati alla mala movida. Il Questore Marco Odorisio ha emesso 7 nuovi provvedimenti di “D.A.Spo fuori contesto”, da 2 a 5 anni, nei confronti di sei minorenni e un 18enne con precedenti per rissa, rapina, furto, lesioni, spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi.
I provvedimenti vietano l’accesso a tutte le manifestazioni sportive sul territorio nazionale, sebbene le condotte punite siano avvenute in contesti extra sportivi. Lo strumento del D.A.Spo, in questi casi, viene applicato per colpire soggetti ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico anche fuori dagli stadi.
Dall’inizio del 2024, la Questura ha emesso 268 misure di prevenzione personale, tra cui 12 D.A.Spo fuori contesto, 81 Daspo Willy, 93 fogli di via obbligatori e 82 avvisi orali, tutti a carico di soggetti ritenuti socialmente pericolosi.
I destinatari dei nuovi provvedimenti sono giovani già noti alle forze dell’ordine per gravi reati. Si tratta di un 18enne dell’hinterland padovano, arrestato lo scorso marzo per una tentata rapina; di un 16enne di Abano Terme arrestato per rapina aggravata ai danni di un coetaneo; e di un 15enne di Montegrotto Terme coinvolto nello stesso episodio. Un altro 16enne padovano è stato sanzionato per una violenta rapina ai danni di un rider, minacciato con un sasso e un’asta di ferro.
A questi si aggiunge un 15enne della Bassa Padovana, già sottoposto a misure cautelari e Daspo Willy, e un 17enne padovano attualmente detenuto per una rapina violenta avvenuta a Jesolo, durante la quale furono usati anche spray urticanti.
Infine, un altro 15enne padovano, autore di numerose rapine in centro, è stato raggiunto da un provvedimento di durata massima, pari a cinque anni.
La Polizia sottolinea come queste misure siano parte di una più ampia strategia di prevenzione per contrastare il crescente allarme sociale causato da bande giovanili protagoniste di atti violenti nella movida urbana.
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