Padova, in piazza armato di catena contro i volontari della Croce rossa

Giovane di 19 anni bloccato nel corso dei controlli sul distanziamento. Ha fatto resistenza ai carabinieri, contro di lui è scattata la denuncia

PADOVA. Che la voglia di divertirsi sia tanta dopo due mesi di quarantena è comprensibile, inaccettabile che per trascorrere una serata all’aperto in allegria si debba finire per aggredire i volontari impegnati a garantire la sicurezza. Eppure c’è chi ancora il divertimento evidentemente lo intende così. E sabato sera la movida del centro storico è stata funestata da un ragazzo esagitato che ha minacciato i volontari della Croce rossa brandendo una catena di bicicletta e ha poi fatto resistenza ai carabinieri e alla polizia giunti sul posto in supporto ai vigili. È finita con il giovane denunciato.

TOME -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - SPRITZ IN PIAZZA DEI SIGNORI
TOME -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - SPRITZ IN PIAZZA DEI SIGNORI


I controlli. Era ben previsto che sabato sera si sarebbero riversate nelle piazze del centro centinaia di persone per assaporare il piacere di stare insieme tanto agognato nelle settimane di emergenza sanitaria. E i dispositivi di sicurezza erano stati altrettanto ben previsti: in giro c’erano pattuglie di vigili, polizia e carabinieri che monitoravano la situazione, pronti a intervenire per impedire gli assembramenti.

TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - APERITIVO BLINDATO
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - APERITIVO BLINDATO


L’aggressione. Sul tardi è stato un ragazzo in particolare ad attirare l’attenzione dei carabinieri in piazza dei Signori: a chiedere l’intervento dei militari sono stati alcuni volontari della Croce rossa, pure impegnati a garantire la sicurezza. Il giovane , in stato di agitazione, li minacciava brandendo una catena di bicicletta. Quando i carabinieri hanno cercato di calmare il ragazzo, di tutta risposta lui si è fiondato contro i militari e contro gli agenti della polizia locale e della polizia di Stato che nel frattempo avevano raggiunto il posto. Alla fine sono riusciti a bloccare il giovane: si tratta di un diciannovenne originario della Libia, senza fissa dimora. Il suo comportamento gli è costato una denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. Fortunatamente si era limitato alle minacce ai volontari, senza recare loro alcun danno fisico.

Movida composta. Nonostante le piazze fossero gremite, sabato sera non si sarebbero verificate situazioni a rischio: tutti avevano la mascherina mentre camminavano e chi si fermava a consumare qualcosa in uno dei tanti locali aperti cercava di mantenere la distanza di un metro. Fondamentale si è rivelato sicuramente l’imponente spiegamento di forze messo in campo, ma anche il buon senso e la responsabilità di gestori e avventori. Del resto tanto si è desiderata questa libertà che sarebbe un delitto il solo rischiare di tornare indietro. —

elena livieri.

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