Padova, ingorgo patenti: 7.500 esami da recuperare

PADOVA . Dopo la chiusura forzata durata tre mesi, con l’avvio della Fase 2, sono state riaperte anche le 120 austoscuole di Padova e provincia, in genere associate all’Unasca ed alle altre associazioni di categoria. La ripresa è iniziata con le lezioni di guida, rigorosamente in mascherina e guanti. Quelle di teoria non sono ancora cominciate perché bisognerà fare i conti con il numero massimo dei partecipanti ai corsi, che non devono creare assembramenti.
L’ingorgo
Resta, tuttavia, in piedi il grave problema del blocco sia degli esami di teoria che di quelli di guida e della scadenza dei fogli rosa, che, per fortuna, sono stati prorogati, ma rappresentano pur sempre un ostacolo perché non pochi patentandi, di fronte a ritardi così lunghi, hanno scelto di gettare la spugna e di rimandare in avanti l’esame programmato.
Tra personale in sottorganico da anni ed i tempi di chiusura delle autoscuole dovuta alle misure di contenimento del coronavirus, in base ai dati forniti dall’Unasca, la Motorizzazione Civile di Padova, braccio operativo sul territorio del Ministero dei Trasporti, dovrebbe recuperare, nei prossimi mesi, 4.000 esami di guida e 3.500 di teoria.
Una valanga di esami arretrati che, a livello nazionale, dovranno essere effettuati con nuovi criteri in base ai protocolli sanitari di sicurezza, da applicare nel settore.
Le regole
L’esame di teoria dovrà essere affrontato non più da 19 candidati per volta, ma solo da 11. L’esame di guida, invece, durerà 40 minuti e sarà suddiviso in tre fasi distinte. Prima l’esaminatore formulerà al candidato alcune domande sulla sicurezza dei veicoli. Subito dopo gli sarà chiesto di effettuare alcune manovre sul posto, tra cui la marcia indietro e la simulazione di una manovra in un parcheggio e solo gli ultimi quindici minuti saranno riservati alla guida vera e propria su strada. E non è finita. A metà esame gli occupanti dell’automobile dovranno uscire dall’abitacolo per pochi minuti per permettere la sanificazione dell’intero veicolo. Pochi giorni fa, in video-conferenza, il responsabile della Motorizzazione di Verona, Vicenza, Rovigo e Padova, dottor Baldari, ha dialogato con i coordinatori delle associazioni delle autoscuole e, durante l’incontro telematico, giudicato positivamente da entrambe le parti, si sono poste le basi per affrontare al meglio le problematiche del settore.
La corsa
«In base al programma nazionale dettato dal Ministero dei Trasporti, gli esami di teoria dovrebbero cominciare a inizio giugno» spiega Olindo Beggiato, segretario provinciale Unasca e titolare dell’autoscuola omonima di Montegrottto. «Quelli di guida alla fine del prossimo mese. Ma io confido, anche grazie al buon rapporto che abbiamo con Maria Teresa Sorrenti, la coordinatrice della Motorizzazione Civile di corso Spagna, che si è dimostrata sempre disponibile con noi, di poterli iniziare anche prima. Nel frattempo ci sono da recuperare anche gli esami per guidare sia i ciclomotori e sia le moto da 125 cc in poi. I protocolli sanitari sono già disponibili. Basta avere il via dal Ministero. Noi siamo già pronti».
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