Padova. «Le donne pagano solo se il loro compagno dà il permesso». Bufera sulla pizzeria

PONTEVIGODARZERE. Dal gender pay gap, il divario retributivo tra uomini e donne, al pizza pay gap: «Se una donna desidera pagare il conto necessita del permesso del suo compagno». Alla pizzeria La Mafaldina di Pontevigodarzere pensavano di strappare qualche sorriso con i nuovi menù, in realtà stanno arrivano critiche a pioggia. «Siamo all’antica e crediamo ancora nei cavalieri», la specifica nell’incipit che precede l’elenco delle pizze completa il loro ragionamento e scatena la valanga social. È bastata la foto del menù su Twitter per generare una tempesta di reazioni sulle discriminazioni di genere.
La titolare Giorgia Faulisi si difende: «Siamo tutte donne a mandare avanti questa pizzeria, prima di criticare bisognerebbe capire il contesto». Ma la tempesta ormai è partita e così, per tutta la giornata di ieri, sono piovute invettive social contro la pizzeria di Padova che discrimina le donne.
La frasetta, che idealmente doveva richiamare il concetto di “cavaliere”, cioè di uomo galante e pronto a saldare il conto a prescindere, è stata piazzata sopra l’annuncio della maggiorazione nella mozzarella senza lattosio. Voleva essere una frase simpatica ma quel “necessita del permesso del suo compagno” è effettivamente difficile da spiegare con altre sfumature.
«Inutile dire che sono scandalizzata, esterrefatta» commenta Bruna Giacomini, docente di Filosofia all’Università di Padova e componente dell’esecutivo del Forum di ateneo per le politiche e gli studi di genere. «Confido nei clienti maschi di quel locale, spero che anche loro non siano più disposti ad accettare certi ruoli o a stabilire relazioni sulla base di questi schemi».

Giorgia Faulisi, la proprietaria, si difende e lo fa raccontando la storia della sua famiglia: «Mio nonno fu il primo pizzaiolo di Padova e aveva cinque figlie femmine che lavoravano con lui. Alla Mafaldina siamo io e mia mamma a gestire il locale. Il menù l’ho rifatto io da poco, mi sono ispirata ai film di Totò e ai menù che ho letto a Napoli. Siamo originari della costiera amalfitana, mi diverte il loro modo di scherzare».
«Ricordiamo loro che siamo nel 2020, e le donne non hanno bisogno di cavalieri» scrive “Fabio” dall’Emilia Romagna. Il suo tweet ha un effetto valanga, con oltre 1200 “mi piace” e centinaia di condivisioni.
«Ci siamo resi conto che qualcosa era successo nel momento in cui abbiamo ricevuto un messaggio da parte di una donna indignata di Milano» racconta la titolare. «Solo chi non è mai venuto qua può interpretare quella frase in modo discriminatorio. Chi ci conosce non potrebbe mai pensarlo». Ma nell’era dominata dai social e dalla comunicazione immediata, spesso il contesto passa in secondo piano rispetto al flash immediato. E così ora La Mafaldina di Padova è un locale nel mirino dei movimenti che si battono per la parità di genere. —
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