Lo storico parco Treves perde i pezzi: una parte delle cariatidi è nel canale

La scoperta è stata fatta sabato scorso da una docente dell’Istituto Fermi che passeggiava nel giardino. L’assessore Bressa: «Avvertita la Soprintendenza, il manufatto verrà recuperato». In corso i restauri

Marta Randon
L’edicola con le cariatidi del parco Treves
L’edicola con le cariatidi del parco Treves

«Passeggiando mi sono accorta subito. La grande coppa posta sopra l’edicola delle cariatidi non c’era più. Ho guardato bene ed era caduta nel canale San Massimo». La segnalazione è di Nicole Schmidt, ex docente dell’istituto Fermi e appassionata d’arte che, sabato scorso, stava accompagnando un gruppo di amici in visita al parco Treves. Ha alzato lo sguardo e ha capito subito che qualcosa non tornava. Conosce il giardino come le sue tasche. «Si tratta di un manufatto prezioso, di 200 anni – spiega – che va subito recuperato dall’acqua e rimesso al suo posto». Il Comune, subito avvisato, ha contattato la Soprintendenza e interverrà nei prossimi giorni.

 

Colpa del maltempo

 

Non si sa ancora se il manufatto sia caduto in seguito ad un atto vandalico, dai primi sopralluoghi sembra che la coppa sia rotolata in acqua per il maltempo. «I rami degli alberi sovrastano le statue, serve manutenzione. Forse con le forti piogge dei giorni scorsi il pezzo si è staccato – ipotizza Schmidt – Ero al parco anche due settimane fa e la coppa era al suo posto. Il fatto è recente». La docente ha subito avvertito il custode che ha transennato l’area e, rientrata a casa, ha scritto una mail all’assessore al verde Antonio Bressa e al capo settore per segnalare l’accaduto.

 

«Interverremo presto»

 

L’amministrazione conta di intervenire tempestivamente: «Ho ringraziato personalmente la professoressa Schimdt e ci siamo subito attivati per il recupero della coppa che avverrà secondo le modalità concordate con la Soprintendenza – commenta l’assessore al verde Antonio Bressa – La coppa sarà conservata per essere riposizionata in occasione di un futuro intervento di restauro delle cariatidi». «L’episodio in ogni caso testimonia come si sia intrapresa la strada giusta con gli interventi finanziati sul giardino storico Treves che da lunghi anni aspettava di ricevere le necessarie attenzioni», conclude l’assessore.

 

Dopo il rifacimento dei vialetti, del verde e del ponte pedonale, il Comune dovrà sistemare il tempietto e dovrà intervenire sul resto delle parti lapidee.

 

Il significato della coppa

 

L’edicola con le cariatidi del parco Treves si trova vicino al tempietto. È un monumento alla Fraterna Concordia, che con l’iscrizione “Procul o procul este profani” (state lontani, state lontani, o voi profani) fa capire il percorso iniziatico dell’adesione alla massoneria: in particolare ai valori illuministici di uguaglianza, fratellanza e reciproco aiuto, propri della massoneria di quel tempo. Si legge in numeri romani 1829, data della scomunica dei massoni da parte del Papa.

 

«Viene chiamata edicola con cariatidi, ma in realtà sono presenti due figure maschili in particolare due telamoni, che potrebbero rappresentare Giacomo e Isacco Treves de’ Bonfili, committenti del palazzo e del giardino, dediti al collezionismo d’arte e appassionati di botanica tramite la zia Enrichetta», spiega la docente. I due fratelli appartengono ad una famiglia di ricchi mercanti e banchieri aderenti alla massoneria. «La coppa ha un valore decorativo, ma sicuramente un significato massonico: probabilmente per intraprendere l’iniziazione si beveva da una coppa», sottolinea Schmidt.

 

Il monumentale Giardino Treves è il più antico dei tre giardini storici pubblici di Padova. È stato realizzato dall’architetto Giuseppe Jappelli (lo stesso del Caffè Pedrocchi) tra il 1829 ed il 1835.

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