Risse, spaccio e aggressioni: chiusa per 45 giorni la discoteca “Ke Bolà” di Padova

Il questore ha disposto la sospensione della licenza del locale dopo una serie di episodi violenti, somministrazione irregolare di alcol e interventi per spaccio di droga. Tra i fatti contestati: lite con bottiglie, una rissa con coltelli e il fermo di due tunisini armati

Sospesa per 45 l'attività alla discoteca “Ke Bolà” di Padova
Sospesa per 45 l'attività alla discoteca “Ke Bolà” di Padova

Stop per 45 giorni alla discoteca “Ke Bolà” di via Ferrantis a Padova. Oggi, 5 dicembre, la  notificata da parte di personale della Polizia di Stato la sospensione della licenza al locale su disposizione del questore, Marco Odorisio.

Il provvedimento arriva al termine dell’attività istruttoria condotta dalla Polizia Amministrativa della Questura, che ha ricostruito una serie di episodi considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Secondo quanto rilevato dagli investigatori, il locale è stato teatro, negli ultimi mesi, di numerosi interventi delle forze dell’ordine, legati a risse, aggressioni, episodi di spaccio di stupefacenti e somministrazione irregolare di bevande alcoliche. Un quadro definito “non più tollerabile” dagli uffici della Questura.

Le aggressioni: bottiglie usate come armi

La notte del 30 novembre, alle ore 3.10, un avventore è stato colpito alla testa con una bottiglia di vetro da un altro cliente durante una lite avvenuta nell’area esterna del bar. L’aggressore ha fatto cadere la vittima a terra, provocandole una ferita all’orecchio. Gli agenti intervenuti hanno richiesto l’immediato invio di un’ambulanza e, nell’occasione, hanno constatato che nel locale venivano somministrate bevande alcoliche oltre l’orario consentito.

Un precedente episodio risale al 27 luglio, quando le volanti erano state chiamate per un diverbio tra un gruppo di clienti sudamericani: uno di loro aveva rotto deliberatamente una bottiglia per usarla come arma contro i connazionali, dileguandosi poi prima dell’arrivo della Polizia.

Spaccio e coltelli: fermati due stranieri

La situazione non è migliorata nei mesi successivi. La notte del 19 gennaio 2025, due tunisini, già noti per precedenti legati a reati contro la persona e alla droga, sono stati intercettati dopo aver tentato di sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine durante un’attività di contrasto allo spaccio. I due sono stati visti uscire dal locale, nel tentativo di confondersi tra i presenti, ma sono stati fermati dagli agenti. Trovati con coltelli, sono stati denunciati per porto abusivo di arma. Su iniziativa del questore, è stata inoltre adottata nei loro confronti la misura di prevenzione del divieto di accesso e stazionamento nei pressi del locale.

La rissa del 21 settembre 2024

Un ulteriore intervento risale al 21 settembre 2024, quando polizia e carabinieri erano dovuti intervenire per sedare una rissa scoppiata tra clienti abituali del locale e un gruppo di nordafricani armati di coltello che avevano molestato una ragazza. Uno dei responsabili era stato identificato e denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale.

Nessun rispetto del protocollo per la sicurezza

La Questura sottolinea inoltre che il locale non aveva aderito al protocollo d’intesa sulla prevenzione degli atti illegali e delle situazioni di pericolo in prossimità degli esercizi commerciali, siglato il 22 ottobre 2025 dalle autorità locali e dalle associazioni di categoria. Il protocollo impegna gli esercenti ad adottare misure per prevenire episodi che possano compromettere la sicurezza e a collaborare attivamente con le forze dell’ordine.

La decisione del questore

Il questore Marco Odorisio ha così disposto la sospensione della licenza del locale per 45 giorni. Il provvedimento è stato notificato oggi, 5 dicembre, al titolare della discoteca.

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