Padova. Sbaglia la virgola nella multa: versa 6 mila euro anziché 67

È quanto capitato a un turista sanzionato per un passaggio vietato in Ztl. Ora il Comune lo risarcirà, ma sono passati circa sei mesi dal versamento
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - ZTL AL SANTO
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - ZTL AL SANTO

PADOVA.

A volte basta una distrazione. Un cartello che non si nota, l’indicazione sbagliata del navigatore o un errore così. E si finisce dritti nella Ztl, lì dove il varco elettronico non perdona. Scatta la multa e bisogna pagarla. Poi se si va in posta c’è il rischio ancora di una distrazione: forse per l’abitudine di aggiungere due zeri dopo la virgola la somma di 67,15 euro da pagare può lievitare sino a diventare 6.715 euro. Piuttosto cara come multa.

La somma di due distrazioni è probabilmente l’inconveniente capitato a Michael Walch, un signore straniero che si è trovato addebitato nel conto corrente un prelievo da più di 6 mila euro per pagare una contravvenzione. E che adesso riceverà indietro i soldi da Palazzo Moroni.

La multa si centuplica

La storia diventa un caso perché è riassunta in una determina firmata dal comandante della polizia locale Lorenzo Fontolan. Serve un atto ufficiale, appunto, per la restituzione delle somme che non sono pertinenti.

In pratica è certificato che Michael Walch, signore di cittadinanza non italiana, forse un turista o forse un docente straniero in visita all’università, ha versato al Comune ben 6.715 euro anziché i 67,15 euro che avrebbe dovuto a saldo di una contravvenzione. Gli agenti ella polizia locale, grazie ai controlli incrociati, se ne sono accorti e hanno disposto la restituzione di 6.647 euro e 85 centesimi al malcapitato.

La multa deve essere stata comminata prima del lockdown visto che la prima comunicazione che dispone la restituzione è dello scorso 18 marzo. Poi però la crisi sanitaria ha rallentato tutto. Ora questi soldi torneranno al “legittimo” proprietario.

I controlli funzionano

«Ci sono controlli incrociati tra le sanzioni elevate e le cifre pagate dai cittadini. E sono anche abbastanza veloci e puntuali – chiarisce il neo assessore alla polizia locale Diego Bonavina – È un servizio a tutela dei cittadini che sbagliano. Ed accade più spesso di quanto si pensi».

In pratica il Comune deve ricevere una richiesta di rimborso se la cifra da restituire è minore di 10 euro. Ma quando la cifra è maggiore la procedura scatta in automatico e il cittadino si vede restituita in conto corrente la cifra che ha versato in più rispetto al dovuto. Per fare richiesta di rimborso o per avere informazioni bisogna rivolgersi al reparto procedure sanzionatorie del comando di via Gozzi. È stato attivato anche un call center allo 049.2010044 attivo da lunedì a venerdì dalle 9 alle 18, e il sabato dalle 9 alle 12. —

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