Padovanelle, trattativa per il ristorante e l’hotel

PONTE DI BRENTA. Salvo miracoli dell’ultim’ora, la famiglia Grassetto, dopo tre generazioni, abbandoni definitivamente l’ippica, consegnando le chiavi dell’ippodromo le Padovanelle alla Fondazione...

PONTE DI BRENTA. Salvo miracoli dell’ultim’ora, la famiglia Grassetto, dopo tre generazioni, abbandoni definitivamente l’ippica, consegnando le chiavi dell’ippodromo le Padovanelle alla Fondazione Breda alla fine di giugno.

Franco Grassetto, dopo l’uscita di scena del figlio Ivone, non ha più firmato la convenzione con l’ex Unire (oggi Assi, Agenzia per lo sviluppo del settore ippico), scaduta il 31 marzo, e tantomeno la firmerà in regime di proroga alla luce delle condizioni capestro previste: allePadovanelle si potrebbe solo al lunedì e al venerdì.

Intanto tutto in alto mare sul fronte delle trattative che la Fondazione Breda, guidata dal commissario straordinario Giuseppe Mauro, sta conducendo con un gruppo d’imprenditori veronesi. La cordata che si era impegnata ad acquistare l’ippodromo per 16 milioni (tra gli interessati l’imprenditore Corsato) non ha ancora versato la caparra di 800 milioni perché le banche hanno risposto “picche” alla richiesta di finanziamento. Tra gli interessati un padovano, uno dei fratelli Bonollo, produttori di grappa di qualità.

Le uniche buone notizie arrivano, invece, dal fronte della gestione dell’albergo con piscina (a quattro stelle) e del ristorante, che si affacciano su via Chilesotti. Allo stato attuale sembra imminente il passaggio della gestione dai Grassetto, titolari fino al 2023, a un noto gruppo imprenditoriale padovano specializzato in locali di lusso. Non a caso sono stati avviati i lavori di ristrutturazione dell’albergo ristorante dove ha compiuto i primi passi, come chef, il patron delle Calandre Erminio Alajmo. Intanto l’Assi ha confermato che la corsa del Gran Premio Elwood Medium, in programma l’1 Maggio, si correrà al Sant’Artemio di Treviso.(f.pad.)

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