Palazzina ex Coni all’asta «Creare il centro servizi»

Tra fine giugno e inizio luglio l’edificio verrà bandito con una base di 1,8 milioni La giunta vuole entrare nella partita: rilancio del quartiere e risparmio di affitti
PD 24 Gennaio 2005 Aree edificabili all'Arcella (SALMASO) Aree edificabili all_Arcella,Via T.Aspetti -SALMASO-
PD 24 Gennaio 2005 Aree edificabili all'Arcella (SALMASO) Aree edificabili all_Arcella,Via T.Aspetti -SALMASO-

ARCELLA. Se può esserci un edificio simbolo dell’Arcella è la palazzina ex Coni di piazzale Azzurri d’Italia. Simbolo di degrado e di abbandono, ma anche germe di una possibile rinascita del quartiere.

Da qui potrebbe ripartire l’amministrazione Giordani nel rilanciare la zona nord della città, dopo aver lavorato alla creazione di una identità comunitaria attraverso progetti culturali come “ArcellaGround”. C’è una data cerchiata in rosso nel calendario di Palazzo Moroni: è tra fine giugno e inizio luglio. Quando quella palazzina verrà messa all’asta, con una base di 1,8 milioni di euro che potrà essere ulteriormente ribassata.

L’idea che circola nelle discussioni di giunta è quasi rivoluzionaria: farne il municipio dell’Arcella, concentrando lì i servizi per i cittadini. Una chiave di volta del rilancio del quartiere.

Il fallimento e l’asta. “Immobiliare Auriga srl” è fallita lo scorso 11 ottobre. Tocca alla commercialista Rafaella Bressan curarne il destino e l’ultima adunanza dei creditori si è svolta in tribunale lo scorso 16 marzo. La società era partecipata dalla Svec di Pier Domenico Favero e dalla Se.Co. di Leonardo Antonio Cetera: tutte imprese naufragate a causa della crisi economica, e che sono proprietarie di luoghi chiave del quartiere (come l’area ex Saimp dietro l’Interspar, altro “buco nero” dell’Arcella).

A fine giugno dunque la palazzina andrà all’asta. E l’amministrazione sta ragionando se e come partecipare. O se è possibile intervenire, vincolando all’interesse pubblico l’eventuale compratore. Le condizioni della palazzina però non sarebbero ottimali: anche se da fuori sembra ancora recuperabile, c’è chi suggerisce di abbatterla e utilizzare la cubatura per realizzare un nuovo edificio.

Il centro dei servizi. Entrare in possesso della palazzina è il sogno dell’amministrazione. Ma per farne cosa? La soluzione è presto detta: il nuovo municipio dell’Arcella che raccoglie il punto servizi per il quartiere.

E che permetterà al Comune di risparmiare anche in costi d’affitto. Gli uffici del quartiere in via Curzola infatti, oggi, sono in locazione dalla parrocchia di Santissima Trinità e costano circa 75 mila euro l’anno. In più l’amministrazione paga anche un affitto di 143 mila euro per cinque anni alla banca Monte dei Paschi per gli uffici della sede della polizia locale di via Tiziano Aspetti.

Tutti servizi che potrebbero trovare posto nella palazzina, che diventerebbe un punto di riferimento per tutti gli “arcellani”.

La nuova piazza. Un’operazione che potrebbe fare da volano anche alla nuova piazza di San Carlo. Nell’amministrazione si pensa a un progetto coordinato, tra lo spazio davanti alla chiesa e il piazzale davanti al Palasport e allo stadio Colbachini (dove sono in corso i lavori per la nuova pista di atletica e le nuove tribune). Una parte dell’area, lo spazio verde recintato davanti al patronato della chiesa, è di proprietà della Svec. Lì avrebbe dovuto sorgere la seconda torre Gregotti: la vicenda giudiziaria che ne seguì è tutt’ora in corso.

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