Palazzo Moroni, gruppo Pd in fibrillazione
Cambia la «geografia» del centrodestra, dissensi nella Lega

PD. Anna Barzon
E' lo specchio del Pd veneto. Né carne né pesce. E senza nemmeno un capogruppo veltroniano in pectore. A palazzo Moroni
Gianni Berno
cerca, come può, di governare gli altri 15 consiglieri. Conta sulla fedeltà di
Cristina Toso, Nereo Tiso e Anna Barzon
; ma sempre più spesso le diverse "anime" entrano in fibrillazione. E' quasi un anno che sulla carica di vice-capogruppo si è aperta una sfida, finora senza vinti né vincitori. Resta Barzon la sostituta di Berno nella conferenza dei capigruppo, anche se ha preso il posto di
Fabio Verlato
alla presidenza della Commissione Interventi Sociali. Gli aspiranti vice-Berno non mancano: nemmeno l'indicazione esplicita del sindaco
Flavio Zanonato
finora si è trasformata in realtà. Va perfino peggio sui singoli temi.
Vincenzo Cusumano
nel dibattito sulla «città per vecchi» ha pericolosamente oscillato fra mozione spritz e suggestioni in Corso Australia.
Gianluca Gaudenzio
deve ancora trovare il modo di interrogare democraticamente la giunta Zanonato.
Giuliano Pisani
(non iscritto al partito) non ha mai fatto un passo indietro sull'Auditorium e sul park Rabin.
FINE VITA PD?
Teoricamente, Bersani ha dettato una linea precisa. A Padova, Berno & C puntano i piedi cattolicamente. Ma un drappello di 5-6 consiglieri è più che pronto a trattare una mozione unitaria del centrosinistra sul testamento biologico.
Paolo Cavazzana, Paola Lincetto, Luigi Mariani e Pisani
diventano decisivi nello scontro sotterraneo.
NUOVO OSPEDALE.
In teoria, il Comune dovrebbe dar vita ad una commissione speciale. Con Terranova (Udc) alla presidenza: anche dopo il mancato allargamento centrista della maggioranza? E
Beatrice Dalla Barba
(Pd) come vice, pronta a dimettersi (polemicamente?) dalla Commissione Politiche scolastiche.
CIVICA ZANONATO.
Dal punto di vista... notarile,
Andrea Busato
ha rinunciato al ruolo di capogruppo della lista del sindaco. Al suo posto, è già operativa
Federica De Maria
cui spetta il delicato compito del "collegamento politico" con l'assessore
Marta Dalla Vecchia
che gestisce anche la delega al patrimonio.
POLO DELLA NAZIONE.
Manca solo la ratifica formale, tuttavia è ormai scontato il "trasloco" dal Pdl a Futuro e libertà di
Roberto Cruciato
. E non basta perché si lavora alla costituzione del gruppo consiliare del "terzo polo" a palazzo Moroni: con
Oreste Terranova
(Udc) e almeno un altro consigliere del centrodestra. Intanto,
Tommaso Tommasi
mette a punto la strategia dei futuristi in città in vista dell'assemblea cittadina. Nei CdQ 1 e 6 si profila il varo del gruppo Fli.
LEGA.
Monolitica all'esterno, alle prese con il dissenso anche la Lega. A
Mario Venuleo
(ex An) viene rimproverata la debolezza tricolore al punto da immaginare sanzioni disciplinari. Del resto, l'offensiva anti-Romagnoli (attribuita a
Fabrizio Boron
, presidente di quartiere) ha registrato aperte defezioni nel partito affidato a
Massimo Bitonci
. Le critiche non risparmiano nemmeno
Maurizio Conte
: assessore regionale che non molla poltrone né rinuncia a far da sponda congressuale al gruppo Tosi.
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