Palloncini colorati per l’addio al reparto di Ostetricia a Monselice

MONSELICE. Ultimo fiocco rosa al vecchio ospedale e primo fiocco azzurro al polo ospedaliero di Schiavonia. Tutto ha funzionato senza intoppi, ieri, per l’attesa giornata del passaggio del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal nosocomio di Monselice agli Ospedali Riuniti Padova Sud “Madre Teresa di Calcutta”. Portato a termine l’ultimo parto a Monselice, nella mattinata di ieri sono scattati i trasferimenti a Schiavonia delle gestanti che potevano affrontare un viaggio in ambulanza. E nel pomeriggio è arrivato il primo nuovo nato.
L’ultima bimba. Si chiama Greta e ha voluto a tutti i costi vedere la luce nel vecchio ospedale. È nata ieri mattina alle 8.50, con parto naturale: alla nascita misurava 50 centimetri per 3,64 chilogrammi di peso. È la terzogenita di mamma Mirna Berto, 39 anni, casalinga, e di papà Massimiliano Grazian, artigiano, di Conselve: avrà come fratellini Alex, di 13 anni, e Alessia di 10. A venire al mondo l’ha aiutata la zia Gabriella Bagatella, ostetrica in servizio proprio all’ultimo turno della maternità monselicense, insieme alla collega Desi Furlan. «Il travaglio è iniziato alle due di stanotte» racconta Mirna, «è andato tutto bene, ero tranquilla avendo qui la zia». Penultimo nato a Monselice è stato invece Giacomo, figlio di Valeria Rizzo e papà Andrea Gusella, di Solesino: è nato alle 7.06 del mattino dell’altro ieri.
L’ultima foto. Mentre mamma Mirna coccola il suo bimbo ancora in sala parto, nel resto del reparto fervono i preparativi per il trasferimento. Giusto il tempo per una foto ricordo, con l’equipe dell’ultimo turno, tutta al femminile. C’è anche un po’ di malinconia, un foglio con la scritta “Addio terzo piano”, i ricordi di chi questo reparto l’ha visto nascere. Ma non c’è tempo per cedere alla nostalgia. Si finiscono di impacchettare macchinari e attrezzature. Un po’ per volta in mattinata partiranno verso il nuovo ospedale anche le neo mamme con i bimbi: quando possibile viaggiando in ambulanza insieme, ma in certi casi i neonati hanno viaggiato in una speciale termoculla per la loro sicurezza. Sei le puerpere da trasferire. Una sola gestante, invece, viene fatta salire in lettiga e quindi accompagnata in ambulanza al nuovo ospedale.
La nuova Ostetricia. Ecco quindi il nuovo reparto: un vivace giallo colora pavimenti e pareti, due belle foto di neonati sorridenti accolgono chi entra. Alle 9 è tutto operativo per accogliere le prime cicogne. «È stato un piccolo miracolo» non smette di sottolineare il primario, il dottor Paolo Lucio Tumaini. «Mercoledì scorso c’erano ancora scatole dappertutto, grazie agli immensi sforzi del personale siamo riusciti ad avere tutto pronto in tempi record». Due sale parto sono già attive, nei prossimi giorni arriveranno a sei, tre ereditate da Monselice e tre nuove. È già pronta una speciale sala di pronto soccorso, per le urgenze ostetriche. Nuove anche le quattro postazioni con i cardiotocografi, per il monitoraggio del benessere fetale. Pronta e attrezzata anche la sala operatoria per le urgenze ed emergenze: nell’arco di 90-120 secondi è in grado di partire, per un cesareo urgente. Le stanze invece sono 18, a due e un posto letto.
La Ginecologia. Con il nuovo assetto Ostetricia e Ginecologia si dividono. La seconda ha una sua area nell’ambito delle degenze chirurgiche, contrassegnata anche dal colore lilla. I posti letto sono 14, più cinque in day surgery. Mercoledì ci saranno i primi due interventi. Otto sale operatorie su dieci sono già attive, per oggi si arriverà al 100%.
Il primo nato a Schiavonia è Francesco. Si è fatto attendere per tutto il giorno: ma ieri, alle 17.33, si è affacciato alla vita, primo nato del nuovo ospedale unico di Schiavonia. Lui è Francesco, 52 centimetri e 3.485 chilogrammi di peso: è il primo bimbo di una giovane coppia di origini moldave e residente a Monselice, mamma Liliana Rusu, 27 anni, casalinga, e papà Micu Bladimir, ventottenne, operaio. Francesco è la vera star della giornata, anche perché il parto non è stato dei più semplici. Alle 9 di ieri mattina, mamma Liliana era l’unica gestante ancora in attesa di partorire, nel vecchio reparto. Di questa giornata specialissima, ricorderà anche il viaggio in ambulanza che ha dovuto affrontare, fino al nuovo ospedale. Un trasferimento delicato, perché la giovane primipara aveva una perforazione del sacco con perdita di liquido amniotico. Ma l’equipe di Ostetricia ha deciso di trasferirla a Schiavonia, per poterle dare il massimo della sicurezza nel reparto nuovo, ormai in funzione a pieno regime. Dopo lunghe ore di travaglio, Francesco è nato con parto naturale
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