Palude di Onara, due furti in 48 ore: bottino di 400 euro e danni ingenti

I danni a finestre e serramenti superano di gran lunga il bottino. Il responsabile della riserva, Carlo Zanella, si dice amareggiato e preoccupato per il clima che si sta creando. La comunità esprime solidarietà, mentre proseguono le indagini dei carabinieri

Silvia Bergamin

Due furti in appena quattro giorni hanno colpito la Palude di Onara, area naturalistica del Comune di Tombolo. Un doppio colpo che non solo ha sottratto circa 400 euro in contanti, ma ha lasciato danni ben più consistenti a finestre, scuri e serramenti.

A raccontare l’accaduto è Carlo Zanella, responsabile della riserva, visibilmente provato: «Che la Palude dovesse difendersi anche da questo mi lascia molto amareggiato». Il primo episodio è avvenuto la scorsa settimana, nella notte tra venerdì e sabato.

I ladri hanno tentato l’accesso dal magazzino sud, ma di fronte agli scaffali interni hanno rinunciato. Poco dopo sono riusciti a entrare dalla finestra della cucina. «Dalle telecamere abbiamo visto che era un ragazzo giovane, col volto coperto da felpa e cappuccio», spiega Zanella, «è andato dritto alla cassa e ha portato via circa 250 euro».

Appena due giorni dopo, la scena si è ripetuta. Questa volta però le telecamere non hanno registrato nulla a causa di un blackout elettrico. «Domenica notte hanno forzato la finestra dell’ufficio sul lato nord e preso i contanti che avevo lasciato per dare il resto agli avventori, circa 150 euro. Hanno rotto vetri e scuri, i danni valgono molto più di quanto hanno rubato».

Le conseguenze economiche sono pesanti: «Solo per ripristinare finestre e doppi vetri serviranno diverse centinaia di euro. Abbiamo fatto denuncia ai carabinieri lunedì mattina assieme alla vicesindaca Vanda Marchetti, perché l’edificio appartiene al Comune». Non è la prima volta che Zanella si trova ad affrontare episodi spiacevoli. Già a giugno aveva avuto un alterco con un giovane del posto, poi finito a spinte.

«Non me la sono sentita di denunciarlo, mi fanno pena questi ragazzi. Alcuni hanno 15-16 anni e si riducono a fare queste cose. Io li vedo più come figli che come avversari smarriti, ragazzi che hanno imboccato la strada sbagliata e che avrebbero invece bisogno di qualcuno che li guidi». Le indagini sono in corso. Intanto, la comunità di Tombolo resta scossa da colpi che hanno ferito non solo la cassa della riserva, ma anche il senso di sicurezza di un luogo simbolo del territorio.

Molti cittadini hanno espresso solidarietà a Zanella e ai volontari che da anni si occupano della gestione della Palude, sottolineando come episodi simili rischino di minare non soltanto la sostenibilità economica della riserva, ma anche la fiducia nella convivenza civile e nel valore condiviso di uno spazio naturalistico che appartiene a tutti. ​​​​​​

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