Pannelli pubblicitari elettronici per coprire le palazzine Liberty

Via libera da Arpav e polizia municipale: la bresciana Italtelo si aggiudica gli spazi Londardi (civica Bitonci) presenta un’interrogazione per l’eliminazione del vincolo 

Sarà la bresciana “Italtelo” a ricoprire le palazzine Liberty di via Trieste con i suoi pannelli led per la pubblicità. Dopo l’ok di Arpav e Polizia locale, la società che aveva risposto all’avviso pubblico assieme ad altre 5, risultando vincitrice e aggiudicataria degli spazi pubblicitari, potrà allestire i suoi pannelli elettronici, per coprire le impalcature, anche per tutto il 2019 e al costo di circa 48mila euro.

IL SIPARIO

Saranno simili a quelli che si vedono all’interno degli stadi, di cui spesso proprio Italtelo si occupa, dove la propaganda scorre sui led che formano i rivestimenti luminosi. Le due palazzine sono destinate a diventare residenze di pregio, e il progetto è in mano all’architetto Lorenzo Attolico e alla Soprintendenza, chiamata a pronunciarsi sul vincolo.

GLI OSTACOLI

Proprio su questo tema si sta muovendo il consigliere comunale della lista civica Bitonci, Ubaldo Lonardi. Il medico ha già depositato un’interrogazione, che potrebbe essere discussa nella seduta successiva a quella di lunedì prossimo, in cui chiede al sindaco Sergio Giordani l’impegno per eliminare quel vincolo: «L’assessore Colasio dice che il vincolo posto dall’ex sovrintendente Monti sulle due costruzioni di piazzale Boschetti circa 15 anni fa, fu posto strumentalmente per impedire la costruzione dell’auditorium – dichiara Lonardi –. In questo modo riconosce indirettamente la strumentalità dell’atto dell’ex sovrintendente e l’assenza di un bene artistico da tutelare, cosa evidente del resto alla stragrande maggioranza dei padovani. Per questo vincolo Padova ha pagato un prezzo altissimo, in quanto non solo non è stato possibile costruire l’auditorium, ma a catena è fallito anche il progetto Pp1. Ora, partendo dalla considerazione di un suo qualificato assessore, chiedo a Giordani se non ritenga necessario e doveroso mettere in atto tutte le azioni utili per la rimozione del vincolo».

IL PIANO

Va ricordato che in quell’area oggi c’è un piano di riqualificazione che contempla la realizzazione del parco Tito Livio (legato ai finanziamenti del tanto discusso bando periferie): «L’eliminazione del vincolo può consentire una complessiva riprogettazione dell’area, cercando di riparare la pochezza architettonica che caratterizza la modernità della nostra città – prosegue Lonardi –. Per questo chiedo a Giordani di sospendere ogni atto amministrativo che interessi quella superficie, compreso il trasferimento della cubatura dal parco Iris a piazzale Boschetti, scorporando e facendo proseguire solo la realizzazione del parco».

Luca Preziusi

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