Parto con dramma: muore una gemellina, un medico indagato

La procura apre un’inchiesta e indaga un ginecologo. Scoperta troppo tardi una grave patologia della placenta. La sorellina in condizioni critiche ma resiste

PADOVA. Si è trasformata in dramma la nascita di due gemelline colpite da Ttts, gravissima patologia nota come sindrome di trasfusione tra gemelli: a tre settimane dal parto avvenuto nell’Azienda ospedaliera il 10 luglio scorso, una bimba è morta, l’altra è tuttora ricoverata in condizioni critiche. I genitori - il papà è un medico di Padova - hanno presentato denuncia attraverso l’avvocato Piero Someda, ipotizzando delle negligenze in capo a uno degli specialisti che aveva seguito il decorso della gravidanza. Sul caso il pubblico ministero Paolo Luca ha aperto un’inchiesta e un ginecologo - E.C., difeso dall’avvocato Davide Pessi - è finito nel registro degli indagati per lesioni colpose e omicidio colposo. Oggi il magistrato affiderà una consulenza tecnica alla professoressa Emanuela Turillazzi dell’Istituto di medicina legale di Foggia che dovrà chiarire una serie di interrogativi decisivi per comprendere se si possono configurare responsabilità penali nella vicenda. In particolare, l’esperta è chiamata a individuare le cause della morte della piccola e a quantificare l’entità delle lesioni patite dalla sorellina e dalla mamma, trentottenne e già madre di un altro bimbo.

Tuttavia l’attenzione dell’autorità giudiziaria non è concentrata sul momento del parto, avvenuto con taglio cesareo, quanto sulle settimane precedenti alla nascita pretermine. Fino alla metà di giugno la mamma non aveva presentato particolari problemi e si preparava ad affrontare serenamente l’evento: già stabiliti i nomi delle due piccine, gemelle monozigote, affette da quella malattia denominata Ttts e scoperta troppo tardi. Alla ventiquattresima settimana non sarebbe stata ritenuta improcrastinabile l’ennesima ecografia per monitorare lo sviluppo delle gemelline. Così l’esame viene posticipato e si arriva alla ventiseiesima settimana. Solo a questo punto ci si rende conto che il decorso della gravidanza va male, tanto da imporre l’immediato intervento con un parto cesareo. Fin da subito la situazione si presenta critica. E difficili risultano soprattutto le condizioni di una delle gemelline che riuscirà a sopravvivere appena tre settimane. La morte sopraggiunge il 31 luglio. La sorellina, invece, resiste. Che cosa sarebbe emerso nell’ultima ecografia effettuata con ritardo, almeno secondo la denuncia? L’esame avrebbe evidenziato una sindrome Ttts, malattia della placenta che colpisce le gravidanze gemellari monozigotiche con un’incidenza che varia dal 10 al 20 per cento: si verifica quando ci sono connessioni sanguigne a livello placentare tra i due feti per cui vi è un passaggio di sangue da un bambino all’altro.

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