Pd e Legambiente bocciano le isole ecologiche di Sesa

ESTE
Il timore è che si arrivi cancellare in poco tempo una conquista raggiunta nel corso di anni: «Il sistema porta a porta che ha fatto maturare in ogni cittadino maggiore consapevolezza sulla necessità di produrre meno rifiuti e di differenziare la raccolta». C’è polemica sulla sperimentazione avviata da Sesa nella raccolta dei rifiuti cittadini tra Este e Ospedaletto Euganeo. Il Partito democratico e Legambiente contestano aspramente l’iniziativa di Sesa e temono che questo faccia fare un passo indietro nella sensibilità ecologica del territorio.
la novità
Da qualche giorno Sesa ha collocato in vari punti della città alcuni contenitori per la raccolta differenziata, divisi per tipologia di rifiuto. I bidoni possono essere raccolti da un mezzo meccanico: questa modalità di raccolta – ha fatto sapere Sesa - diminuisce sensibilmente il contatto degli operatori col rifiuto e va incontro alle disposizioni della Comunità Europeo sui metodi di raccolta della differenziata.
le conseguenze
«Il risultato di tale operazione è sotto gli occhi di tutti: cassonetti stracolmi e rifiuti depositati anche al di fuori degli stessi, con i conseguenti problemi di natura igienica e di decoro urbano» denunciano Simonetta Spigolon e Marisa Lisiero, consiglieri comunali del Pd, «la scelta di Sesa, visti gli investimenti nell’acquisto dei contenitori e il loro posizionamento in tutti i quartieri della città, non parrebbe limitata al periodo di tempo dell’epidemia di Covid-19, desta molte perplessità e si pone in antitesi al sistema di raccolta differenziata porta a porta, cosiddetto “spinto”, adottato fino ad oggi».
il rischio
Con un evidente rischio: «Quello di cancellare in poco tempo una conquista raggiunta nel corso di anni: il sistema porta a porta ha fatto maturare in ogni cittadino maggiore consapevolezza sulla necessità di produrre meno rifiuti e di differenziarli». Il Pd ha depositato un’interrogazione per avere chiarimenti in merito. La pensa allo stesso modo Legambiente Este: «Sesa ha rassicurato che la raccolta porta a porta continuerà e che queste nuove “isole” serviranno solo da supporto in caso di un esubero di rifiuti che non si riescono a conservare in casa. Noi in realtà, guardandoci attorno, capiamo che si sta sconvolgendo il modo di raccogliere i rifiuti, che si sta tornando al passato, solo con un po’ di mezzi in più. Il tutto senza neppure avvertire e istruire debitamente i cittadini, che finiranno per riempire i cassonetti con ogni genere di cose, come avveniva in passato». I cassonetti già pieni – fotografati sia dal Pd che da Legambiente – sarebbero solo l’inizio della deriva. —
nicola cesaro
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