Pd polemico per Colasio attore «È meglio se fa l’assessore»

Il segretario dem Tramarin all’attacco. Segue a ruota l’M5S: «È tutto regolare?» La replica: «Avremmo dovuto festeggiare l’Unesco, sono vent’anni di lavoro»
MALFITANO -AGENZIA BIANCHI-PADOVA. SOPRALLUOGO DI COLASIO AL CASTELLO DEI CARRARESI
MALFITANO -AGENZIA BIANCHI-PADOVA. SOPRALLUOGO DI COLASIO AL CASTELLO DEI CARRARESI



«Un amministratore dovrebbe fare l’amministratore. Non diventare egli stesso parte integrante dello spettacolo». È polemica in maggioranza sull’iniziativa che vede attore l’assessore alla cultura Andrea Colasio che ieri sera al Castello Festival ha raccontato la bellezza degli affreschi della Padova del Trecento, in uno show con musica e videoproiezioni. L’accusa di “inopportunità” arriva direttamente dal segretario cittadino del Pd Davide Tramarin, mentre poi l’affondo è del capogruppo del Movimento Cinque Stelle Giacomo Cusumano: «Operazione di pessimo gusto, ci chiediamo se non si riscontrino anche dei risvolti amministrativi poco chiari».

spettacolo sotto accusa

A finire al centro delle polemiche è lo spettacolo “Racconti e musiche della Padova Urbs Picta” andato in scena ieri sera e che sarà replicato anche stasera alle 21.30 nello spazio del Castello carrarese. «È all’interno di un festival che ha la direzione artistica di Maurizio Camardi e l’organizzazione generale della scuola di musica Gershwin, di cui è presidente lo stesso Camardi – sottolinea l’esponente “grillino” – E poi con Colasio sul palco c’è l’accompagnamento musicale di Camardi. È normale tutto ciò? Accade anche in altre città?».

Per l’M5S non sarebbe la prima volta: «Lo scorso anno alla Fiera delle Parole Colasio usò una rassegna da lui finanziata con soldi pubblici per promuovere un suo libro su Romano Prodi».

Situazioni di “incompatibilità” che fanno saltare la mosca al naso anche al segretario dem: «Io sono uno storico dell’arte ma se diventassi assessore alla cultura non mi permetterei mai di fare il curatore di una mostra da me stesso promossa. Potrei farlo in altre città, o dedicarmi alla scrittura di saggi e monografie. Ma un amministratore deve indirizzare le politiche culturali, non diventarne parte integrante», osserva Davide Tramarin.

la replica piccata

«Si tratta di uno spettacolo pensato come celebrazione del riconoscimento Unesco di patrimonio dell’umanità a Padova, che avrebbe dovuto arrivare proprio a inizio luglio. Purtroppo il Covid ha cambiato le carte in tavola ma abbiamo voluto lo stesso ringraziare tutti quelli che stanno lavorando a promuovere la candidatura e la nostra città». Così replica l’assessore alla cultura Andrea Colasio, che non manca di lanciare alcune “frecciate” in risposta alle accuse: «La Padova carrarese è il mio lavoro di 20 anni di studi. Lo faccio con spirito di servizio e grossa fatica. La centralità dell’iniziativa erano le immagini e la musica: forse sarebbe meglio assistere a un evento prima di giudicarlo».

Rispetto alla gestione del Festival nessuna risposta diretta ma la sottolineatura che Gershwin ha vinto un regolare bando per l’organizzazione del Castello Festival, con una commissione indipendente e un capitolato di gara chiaro e definito. —

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