Pelle umana artificiale: Cutech compie l’impresa

PADOVA. Pelle umana artificiale per la ricerca preclinica nel settore farmaceutico e cosmetico. Il distretto delle biotecnologie padovano si conferma capace di competere sui mercati internazionali della ricerca da leader. È il caso della Cutech, azienda padovana con sede in piazza Aldo Moro al Net Center. Nata nel 2000 dalla collaborazione del biologo Paolo Pertile (formatosi a Padova per poi solcare le strade della ricerca internazionale fra la Harvard Medical School, la Jefferson University, l’Istituto di Farmacologia Mario Negri e l’University Medical Center ad Amburgo) e del biologo molecolare Michele Massironi, ora Cutech è forte di un gruppo di ricerca di 10 persone e un fatturato 2015 intorno ai 1,5 milioni in crescita anno su anno del 10% circa.
«Lavoriamo allo studio e alla modellazione di sistemi in pelle umana artificiale con annessi cutanei inclusi come il bulbo pilifero, le ghiandole sebacee ecc» spiega Paolo Pertile amministratore unico e direttore di Cutech Srl. «Costruiamo sistemi per il test preclinico del settore della cosmeceutica in collaborazione con le più grandi multinazionali del settore ma operiamo anche nel campo dei brevetti, sviluppando nuove tecnologie e crescendo nel know-how di alcune nicchie di prodotto come le microalghe».
Il costante lavoro di Cutech nell’ingegneria della pelle e nell’analisi dell’interazione con agenti esterni come i raggi Uv ha fatto della Pmi padovana un punto di riferimento internazionale del settore. «A oggi il 100% del nostro fatturato è sull’estero» aggiunge Pertile «bilanciato tra Stati Uniti, Germania, Francia, e Singapore dove hanno sede le principali realtà nostre clienti. Una “virtù” che è una necessità derivante dal fatto che in Italia la cosmetica è presente sopratutto in termini di produzione e molto meno per quanto riguarda la ricerca».
Un’azienda capace di ottenere svariati riconoscimenti internazionali come il prestigioso “Best New Technology Award”, conferito negli Stati Uniti dall’associazione Hba nel 2009, per lo sviluppo di un modello di pelle da utilizzare come alternativa all’uso di cavie animali, ed il premio “Best ingredient Award”, a InCosmetics, nel 2013, a Parigi. «Abbiamo scelto oculatamente una nicchia di competenza molto precisa che ci mette alla pari dei grandi gruppi di ricerca interni alle multinazionali di settore» ha spiegato il direttore di Cutech «ma abbiamo anche avuto la capacità di sviluppare un gruppo di lavoro coeso e stabile. Le risorse umane a Padova non mancano anche grazie a un sistema universitario che forma eccellenze e poi le lascia sfuggire. I nostri ragazzi sono tutti formati qui e fuggiti perché non avevano alcuna prospettiva di crescita economica, umana e familiare».
Proprio nell’attenzione alle risorse umane sta l’ultimo grande segreto del successo lento ma costante di Cutech. «Un’amica, responsabile dello sviluppo finanziario di una grande impresa, mi ha contestato la nostra prudenza eccessiva e un tasso di crescita a suo dire troppo ridotto rispetto alle potenzialità del nostro laboratorio» dice Pertile. «Noi abbiamo scelto la prudenza: l’azienda è fortemente capitalizzata, non abbiamo alcun debito con le banche ma soprattutto abbiamo creato le basi per dare stabilità ai nostri ricercatori. Perché solo con la fiducia e la serenità si sviluppa un gruppo coeso, stabile e sereno. Un gruppo capace di lavorare oltre la soglia dell'eccellenza che si confronta a viso aperto con i migliori del mondo nel nostro settore».
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