Pericolo radon nelle scuole sono 4 gli interventi in corso

Dal 2003 l’Arpav effettua controlli negli edifici destinati a ospitare gli studenti Anomalie a Vo’, Battaglia, Montegrotto e Monselice. Ma pure a Cittadella e Galliera



Il radon: gas radioattivo naturale, inodore, incolore e insapore, ma prima causa del tumore ai polmoni dopo il fumo. Per questo solleva tanto allarme nella scuola di Monselice dove, nonostante le misure adottate, continua a essere presente in concentrazioni elevate.

L’Arpav lo cerca negli edifici scolastici dal 2003, e lo ha trovato con valori oltre la soglia di legge di 500 becquerel per metro cubo in alcuni istituti padovani. È presente nell’area dei Colli Euganei con concentrazioni sensibili a Vo’, Battaglia Terme, Monselice e Montegrotto Terme, ma anche in alcune aree dell’Alta Padovana. In particolare a Cittadella e in concentrazioni inferiori a Galliera Veneta. Modesta, invece, la presenza nelle scuole della città, dove la campagna di rilevamento 2010/2014 ha evidenziato un solo caso, nell’asilo nido “Il Trenino di via Jacopo Da Montagnana, tenuto per questo sotto controllo.

I MONITORAGGI

Arpav ha effettuato tre interventi di monitoraggio in periodi diversi. Il primo dal 2003 al 2006 prevalentemente nella zona euganea, ritenuta la più a rischio. Sono stati presi in esame una novantina di edifici scolastici di 16 comuni a rischio radon. Nove di questi hanno evidenziato il superamento in almeno un locale del limite di sicurezza con obbligo di bonifica entro 3 anni. La seconda campagna di monitoraggio, effettuata dal 2009 al 2012, ha interessato quattro comuni dell’Alta Padovana e anche qui l’Arpav ha rilevato situazioni di criticità. Dal 2010 al 2014, infine, le indagini hanno interessato il comune di Padova e alcuni comuni dell’immediata periferia, dove la presenza di radon è risultata nella norma, tranne un caso. A seguito dell’esito dei controlli del 2006 i comuni hanno avviato degli interventi di bonifica per ridurre le concentrazioni sotto il valore medio annuo ritenuto di rischio: 500 Bq/mc essendo le scuole equiparate ai luoghi di lavoro.

LE BONIFICHE

In una tabella aggiornata al 16 gennaio scorso, l’Arpav evidenzia lo stato di avanzamento delle bonifiche negli edifici scolastici a rischio. Bonifiche che spettano ai Comuni o ai privati proprietari dei plessi. Per quanto riguarda la provincia di Padova la scuola media “Alessandro Volta” di Battaglia Terme, in piazza Don M. Romano, la bonifica avviata dopo il monitoraggio del 2003/2006 si è conclusa con esito positivo. A Cittadella il risanamento nella materna privata Maria Immacolata di Ca’ Onorai è in corso. Nella materna “Santa Bertilla Boscardin” della parrocchia del Redentore (monitoraggio 2009/2012) dalle informazioni dell’Arpav non risulta avviata alcuna bonifica. È in corso, invece, al nido “Albero Magico” di Galliera Veneta. Hanno avuto esito positivo le bonifiche effettuate a seguito dell’indagine del 2003/2006 nelle scuole materne “Nido Mattina” di via Caposeda e “Maria Immacolata” della parrocchia di San Pietro Apostolo di Montegrotto Terme. Lo stesso discorso vale per Vo’, dove nel 2006 è risultato fuori norma il valore rilevato all’interno della materna “Maria Goretti” in piazza Calaon a Boccon. La bonifica e la verifica conclusiva con misure annuali hanno dato esito positivo. Risultano in corso, invece, le bonifiche nelle scuole di Monselice, dove l’attenzione nei confronti di questo gas invisibile negli ultimi giorni è assai elevata. Alla elementare “Giorgio Cini” di via Solario l’intervento di messa in sicurezza avvenuto nel 2006 non è andato a buon fine. È stato avviato un secondo intervento lo scorso anno che è in corso. È ancora in corso anche la bonifica alla elementare privata “Sacro Cuore”. Alla materna “Tortorini” nell’indagine condotta tra il 2006/2007 sono stati registrati superamenti nei locali a piano terra (palestra e spogliatoio) a uso esterno.

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