Pernumia allagata da un nubifragio

Famiglie isolate, acqua anche nel supermercato B2. Strade inondate pure a Monselice e San Pietro Viminario
Di Nicola Cesaro
Belluco, Ag. Zangirolami, Pernumia. Bomba d’acqua a Pernumia. Nella foto: via cornoledo
Belluco, Ag. Zangirolami, Pernumia. Bomba d’acqua a Pernumia. Nella foto: via cornoledo

PERNUMIA. Un nubifragio che si è letteralmente "fermato" sopra Pernumia e che per mezz'ora ha scaricato lì almeno il triplo dell'acqua caduta sul resto della Bassa Padovana. Vie impossibili da percorrere, strade trasformate in veri e propri laghi, una ventina di scantinati allagati e, appena fuori dai confini comunali, anche famiglie isolate raggiunte solamente grazie alle piccole e snelle imbarcazioni della protezione civile. O con i trattori. È stata una brutta domenica quella vissuta dai residenti di Pernumia, finita quasi completamente sott'acqua: vigili del fuoco, carabinieri, volontari della protezione civile e operatori consortili sono dovuti intervenire in particolare in via Savellon, via Raffaello, via Cornoledo, e ancora via Trinità, via Brigata Julia, via Brigata Cadore, via Paltana e via Monselice. Poco dopo il violento acquazzone che si è scaricato sul territorio comunale è stata disposta la chiusura temporanea di alcune di queste vie. Numerose le abitazioni finite in ammollo: sono stati almeno un ventina gli scantinati e i garage allagati, dove sono state utilizzate le idrovore per pompare via l'acqua. Acqua che è riuscita a entrare anche in alcuni esercizi commerciali, su tutti il supermercato B2 di via Raffaello, con i dipendenti del negozio intenti per tutta la giornata a salvare la merce, buttare fuori l’acqua, asciugare e ripulire accuratamente il negozio, rimasto chiuso. Solo intorno alle 14 i livelli d'acqua hanno cominciato a scendere.

A Monselice, come d'altra parte capita ogni volta con il forte maltempo, sono diventate impraticabili le vie Arzerdimezzo e Cavallino: «Alcune famiglie sono rimaste isolate e siamo dovuti arrivare con i mezzi anfibi» spiega Giuseppe Rangon del distretto di protezione civile, che ieri ha messo in campo una quarantina di uomini. «Qui abbiamo installato un'idrovora da 5 mila litri al minuto. Problemi si sono registrati anche in via San Tommaso, dove sono cedute alcune parti del muro di contenimento e dove sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. I residenti hanno dovuto spostare giù dalla Rocca le loro auto». In quella zona negli anni scorsi ci sono state varie gravi frane.

A San Pietro Viminario le vie più colpite dall'acqua sono state via Reoso e via Cristo. «I dati triorari di Tribano e Legnaro, le stazioni più vicine a questo territorio, parlano di 15 millimetri di acqua. Questo conferma che il fenomeno di ieri mattina si è localizzato proprio solo sopra Pernumia, dove sembra siano caduti invece quasi 50 millimetri di pioggia in un'ora, cifra ovviamente da confermare» spiega Marco Camera, esperto meteo e consigliere del Consorzio di bonifica Adige Euganeo «Ha pesato anche il fatto che i terreni siano fradici a causa delle piogge dei giorni scorsi». «Le zone finite sott'acqua hanno scarsi collegamenti con la nostra rete consortile» sottolinea l'ingegnere Giuseppe Gasparetto dell'Adige Euganeo «che in tutte le altre parti della Bassa padovana ha retto senza alcun particolare problema. A Monselice, ad esempio, è fermo da anni un progetto per rivedere questi collegamenti, ma le risorse regionali per avviare i lavori stentano ad arrivare». Resta però una situazione inaccettabile in via Cavallino, complice anche la cattiva manutenzione ordinaria dei fossati.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova