Persueder & C., ad Abano la reunion dei dj “vintage”

ABANO TERME. Metti una sera a cena con duecento dj. Ma non i dj di oggi, le star mediatiche della musica campionata: quelli di qualche decennio fa, che si chiamavano ancora disc jockey, veri artisti della musica e dell’intrattenimento. Gente che per scovare e suonare un vinile faceva il diavolo a quattro. Lunedì sera, al Victoria Club dell’Hotel Trieste&Victoria di Abano Terme, è andata in scena la terza edizione della cena “Semolino DJ&Co”: nata come un ritrovo fra vecchi amici (il ‘semolino’ richiama la non più giovane età dei partecipanti), ha preso i connotati di evento ed è stata ribattezzata “Dj Forever”.
Claudio Stella, organizzatore della serata, è alle stelle: “Abbiamo avuto persone da tutta Italia e dall’estero: una serata stupenda, un grande successo”.
In diretta da Montecarlo, dov’è resident dj del Buddha Bar, è arrivato il padovano Donato ‘Papa Deejay’ Papadia: “Il Veneto è sempre stata una regione molto viva sul piano musicale: io ho lavorato molto nel triangolo Padova-Treviso-Venezia, tre città imprescindibili per chi, fra gli anni 80 e 90, faceva questo mestiere. Poi ho deciso di spostarmi ed ora lavoro fra Montecarlo e… il resto del mondo”. Un altro nome storico che ha animato le notti italiane, soprattutto in Versilia, è quello di Enzo “Persueder” Ferrarini: 12 stagioni al Bandiera Gialla di Rimini, non ha nascosto una forte nostalgia per i tempi andati. “I giovani sono convinti che i dj siano quelli di oggi, che in realtà fanno più che altro i produttori. É molto più difficile far ballare la gente, come facevamo noi, che suonare l’attualità, piuttosto banale. Noi eravamo abituati a cantare e a far cantare la gente… il modo di divertirsi è completamente cambiato. Ora sembra indispensabile sballarsi per passare le serate“.
Tra i tantissimi ospiti: Giovanni Turiaco, anima del ‘Boomerang’ di metà anni Ottanta; il “nonno” Francesco Giacomelli; la voce, inconfondibile, di Radio Padova, Barry Mason; la voce black di Glen White.
Ospite d’onore il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che non solo ha fortemente voluto essere presente all’evento, ma ha anche fatto sì che l’occasione si legasse ad uno scopo benefico: durante la serata sono state raccolte offerte per la Fondazione Città della Speranza, presente Stefania Fochesato, presidente della Onlus. Nei prossimi giorni inoltre verranno messi all’asta alcuni oggetti appartenenti agli ospiti: tra questi, una tela che è stata firmata da tutti i dj presenti.
“Io ho fatto il PR: è stata una bella esperienza, perché all’epoca si poteva studiare e lavorare” ha raccontato Zaia. “Molti dei ragazzi che lavoravano con me ora occupano posizioni apicali nella società: chirurghi, ingegneri, grandi imprenditori. Insomma: Berlusconi non è l’unico che è partito dal mondo della musica ed ha fatto carriera! Il popolo della notte è verace e formativo. Io ho lavorato, fra i vari locali, per il Manhattan di Godega di Sant’Urbano e per il Désirée di Caorle. Noi PR all'epoca ci facevamo pagare bene”.
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