Picchetto d’onore dopo il funerale

PIACENZA D’ADIGE. In una chiesa gremita, la comunità di Chiampo ha dato ieri l'estremo saluto a Massimiliano Guerra, il maresciallo dei carabinieri che si è tolto la vita nell’abitazione della convivente a Piacenza d'Adige.
Erano tanti i colleghi e i superiori presenti ieri nella chiesa di Santa Maria Assunta, stretti ai famigliari nel dolore insanabile. Tra questi, ancora sconvolti, il colonnello Giovanni Baudo del comando provinciale di Rovigo, il comandante della compagnia di Adria Davide Papasodaro. Ma anche colleghi e autorità di Castagnaro, così come il capitano Giacomo Gandolfi della compagnia di Valdagno e gli uomini della caserma di Chiampo dove Guerra aveva prestato servizio. Presenti anche i rappresentanti dei Comuni di Lendinara, dove il militare prestava servizio come vicecomandante della stazione e di Piacenza d'Adige dove il militare viveva. Il 39 enne sottufficiale era romano di nascita, e a Chiampo lascia l'ex moglie Lucrezia e i figli Alessia e Roberto.
Grande la commozione in chiesa, per il senso di impotenza di fronte ad una perdita così prematura. «Non avremmo mai voluto essere qui oggi» ha detto il cappellano militare don Corrado Tombolan «Restiamo muti, ci vengono meno le parole. Il nostro silenzio diventi preghiera, facciamo tesoro anche di questa morte, ricordando le doti di Massimiliano, con uomo e carabiniere. Sia monito a non dilapidare la nostra vita con frivolezze o banalità».
Il picchetto d'onore è stato l’ultimo abbraccio dell'Arma al giovane maresciallo.
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