Piergiorgio Odifreddi vince il Premio Galileo

Il libro sulla geometria «C'è spazio per tutti» conquista i giovani giurati, premio assegnato al San Gaetano
Giuseppe Odifreddi e il suo apprezzato saggio «C’è spazio per tutti»
Giuseppe Odifreddi e il suo apprezzato saggio «C’è spazio per tutti»
PADOVA. Il premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica è stato assegnato dalla giuria popolare (3 mila studenti di 900 scuole, da Aosta a Siracusa) al libro di Piergiorgio Odifreddi C'è spazio per tutti, il grande racconto della geometria. L'agorà del centro culturale Altinate, dove si è svolta la cerimonia, era addirittura traboccante: 700 ragazzi che hanno assistito alla presentazione delle opere in concorso da parte dei cinque finalisti, mentre si sgranava lo spoglio delle schede, hanno fatto domande, hanno anche espresso giudizi. E' stato salutato con un applauso scrosciante il libro di Andrea Rinaldo Il governo dell'acqua che poi si piazzerà al quinto posto.


Ma, come ha spiegato il presentatore della rassegna Patrizio Roversi, il meccanismo di questo Campiello della letteratura è feroce perché l'autore e il suo lavoro possono trovare un apprezzamento sparso, magari globalmente rilevante, ma che non raggiunge la quota necessaria per ottenere il voto nel microcosmo della classe. Malgrado l'afa tropicale, è stata un'ora e mezza piacevole, viva, ricca di dibattito. Andrea Colasio, assessore alla Cultura e quindi in rappresentanza del Comune, cardine organizzativo della rassegna, ha fatto notare la straordinaria opera di sensibilizzazione culturale di questo premio che è quasi una medicina salvavita in un Paese come questa Italia dove alla straordinaria concentrazione di arte, storia e tradizione si affianca un profondo disamore per la lettura: 6 italiani su 10 non hanno mai letto un libro, in più l'anatema crociano ha fatto pendere la bilancia sulle scelte umanistiche. Oggi la conoscenza scientifica e la comunicazione stanno lentamente riprendendo quota.


Ma com'è questo libro di Odifreddi? E' agile, divertente, ricco di battute. Ci si domanda, per esempio, qual è la percezione dello spazio di una tenia in un intestino umano che ha come icona geometrica ricorrente il cilindro, geometria euclidea alla fine. C'è anche il pepe di qualche metafora sessuale nei triangoli compenetranti indiani, grande ricchezza di illustrazioni e un intreccio con l'arte (Chagall) che non manca di fascino. Presentato dall'editore Zanichelli il libro di Larry Squire e Eric Kandel (premio Nobel nel 2000 quest'ultimo) Come funziona la memoria, secondo in classifica. Viene rovesciato il principio cartesiano del «cogito ergo sum»: è l'essere che produce il pensiero quindi «Sum ergo cogito». L'atmosfera è festosa e se non fosse per la nobiltà dello scopo ti fa pensare a Sanremo e anche qui non è detto che il maggior successo editoriale arrida al vincitore.


Il presidente della commissione Mario Tozzi, in jeans e camicione, è uno scienziato che ha dimestichezza con il microfono. Organizza un esperimento sul palco. Ha parlato di «falsi amici», di parole semplici, divulgative, ma che traggono in inganno: mette lo zucchero nel caffè e spiega che quella è una soluzione, mentre il ghiaccio sotto l'azione di un asciugacapelli non si scioglie, si fonde, è un cambiamento di stato. Galileo era esperto di cannocchiali, non di scatole cinesi ma questo concorso ne contiene anche altri, piccoli ma significativi di una sensibilizzazione che si sta elevando a potenza: La scienza in 30 righe. Hanno partecipato a questa prova di sintesi gli studenti della IV classe del Liceo Tito Lucrezio Caro di Cittadella. L'opera scelta è stata Il governo dell'acqua di Andrea Rinaldo. Premi di Safilo, Promovies e Zanichelli. Il concorso è esploso nella rete, una pagina Facebook invitava ogni appassionato di scienza a scrivere una recensione sulla cinquina finalista: 36 le recensioni pubblicate, 3025 i voti espressi. Questo è il futuro della comunicazione scientifica e dire che questi concorsi complementari sono partiti negli ultimi mesi. Al vincitore Odifreddi è andato un premio in denaro di 10 mila euro, e 5000 agli altri 4 finalisti componenti la cinquina. A tutti gli autori, poi, il Rettore Magnifico, Giuseppe Zaccaria, ha consegnato l'osella d'oro l'antica moneta dell'ateneo padovano.


La classifica finale del Premio Galileo: 1º C'è spazio per tutti di Piergiorgio Odifreddi; 2º Come funziona la memoria di Larry Squire e Eric Kandel; 3º L'Italia degli scienziati di Angelo Guerraggio e Pietro Nastasi; 4º Osservare l'universo di Pietro De Bernardis; 5º Il governo dell'acqua di Paolo De Bernardis.

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